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La verità della poesia

La poesia è vera solo per chi la legge, chi la scrive, invece, di vero ha solo la voglia di stupire senza dover fare cose stupefacenti, tipo un salto mortale con avvitamento e atterraggio su un piede solo, come ci si sente chiedere dai carabinieri che cercano di capire se sei ubriaco oppure no...

 

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8 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • vincent corbo il 14/06/2014 06:37
    Così hai ammazzato la poesia. C'è molto cinismo in queste parole e anche scetticismo verso le buone intenzioni dei poeti(e persino dell'umanità?).

8 commenti:

  • massimo vaj il 14/06/2014 11:25
    Dici così di loro perché sai che non sono popolazioni gelose delle loro mogli...
  • vincent corbo il 14/06/2014 08:07
    non tutta l'umanità è cogliona... ed esempio gli aborigeni non lo sono.. e neanche gli eschimesi... non puoi generalizzare.
  • massimo vaj il 14/06/2014 08:03
    Un indrottinato è qualcuno che studia una dottrina senza riuscire a comprenderla. Io non ho mai studiato la dottrina universale metafisica, perché è verità che "vedo" direttamente, senza doverci riflettere sopra. Il mio pensiero si occupa soltanto di tradurre in parole quanto di essa è comunicabile... perché trasferibile nel relativo. Illuminato è termine riduttivo che andrebbe sostituito, almeno nel caso che mi riguarda, con: accecato dall'ignobile bisogno di comunicare all'umanità quanto essa sia cogliona
  • vincent corbo il 14/06/2014 07:49
    Allora oltre che indottrinato sei anche marpione... scusa volevo dire illuminato.
  • massimo vaj il 14/06/2014 07:39
    Sono un praticante di tutte le discipline motociclistiche fuoristrada, decorato con ventinove fratture. Non temo di spiaccicarmi al suolo, è per suo merito che ho il numero di telefono delle infermiere più carine del reparto ortopedico dell'ospedale traumatologico Gaetano Pini
  • vincent corbo il 14/06/2014 07:11
    Così va già meglio... vedi che anche tu riesci a riprendere quota un secondo prima di spiaccicarti al suolo?
  • massimo vaj il 14/06/2014 06:47
    La poesia, in quanto espressione della sensibilità che si è lanciata nel vuoto, tradendo l'intelligenza che soffre di vertigini, si giustifica da sé attraverso il coraggio che ha avuto, nel non volersi chiedere dove sarebbe atterrata.
  • Teresa Pisano il 14/06/2014 06:43
    Ma chi la scrive sara' il primo a leggerla...

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