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Riflessione nataliazia

Il Natale non è una frenetica corsa ai supermercati, ma un momento di riflessione per l'Essere Speciale venuto in mezzo a noi.

 

l'autore Don Pompeo Mongiello ha riportato queste note sull'opera

Riflessione Natalizia. Una volta i titoli si potevano correggere.


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3 commenti     3 recensioni    

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3 recensioni:

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  • Verbena il 25/01/2015 10:03
    La data è una convenzione stabilita dalla Chiesa in un certo periodo, come lo sono tutti i giorni dell'anno e le ore. Ma ciò non è importante e non toglie nulla al fatto che Cristo è nato, nelle condizioni che conosciamo, in un momento della storia umana; ciò non toglie nulla al valore del Natale. È perfino non determinante che molti uomini fraintendano il Natale non sappiano nemmeno il perché di tanta festa. Loro non lo sanno ma LUI lo sa perché tutti fanno festa nel SUO giorno. Il senso religioso è innato e nella vita, prima o poi, anche nei più distratti, la domanda si pone sempre nella vita. E allora non saremo noi a giudicare ma ogni uomo sarà nella Misericordia di Dio. Ovvio che coloro che volutamente vogliono andare all'Inferno, sono liberissimi di andarci e, una volta là, non meriteranno pietà.
  • Rocco Michele LETTINI il 14/12/2014 21:42
    Riflessione giusta... ma per tanti è solo una Festa di regali...
  • Anonimo il 14/12/2014 10:42
    La venuta del Cristo salvatore non si può festeggiare con una rincorsa al consumismo e alla convivialità. Ben altro porta con se di più importante, come la certezza della vittoria della vita sulla morte e la speranza della resurrezione.

3 commenti:

  • Luigi Lucantoni il 25/01/2015 03:11
    il 25 dicembre inteso come data di nascita di Gesù è un artificio medievale
  • Verbena il 15/12/2014 18:21
    Ritengo vero e sacrosanto ciò che è stato detto da Don Pompeo tuttavia io confesso che il fatto che grandissima parte del mondo festeggi il Natale: ora so anche in Cina e Cambogia dove mio figlio vive ed ha conosciuto gruppi di cristiani - a me fa un grandissimo piacere; anche se tanti non sanno neppure cosa festeggiano, è comunque un giorno gioioso e di unità amicale e famigliare. Gesù è sicuramente contento che tanta gioia si goda proprio nel giorno della Sua venuta.
  • Ellebi il 14/12/2014 12:46
    È vera la tua riflessione Don, e in questo caso si può aggiungere ad essa, anche il commento di Nino, che la completa, che è teologicamente inecepibile, e a cui però, anche molti rappresentanti del clero credono sempre meno o in maniera diversa e personale. Il "credo" però che viene recitato in ogni messa, è inequivocabile, ed è il fondamento della fede cattolica, anche se viene recitato in "automatico" , così perdendone la pregnanza e la bellezza. Complimenti a entrambi e saluti.

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