Mariateresa, con "domande che interpretano il mondo" non pensavo prettamente a domande esistenziali; pensavo a quelle domande che di fatto ci poniamo e che, per il fatto stesso che ce le poniamo, sottolineano quello che per noi è importante. L'argomento può essere il più disparato.
Per me le domande che una persona si chiede indicanno la tipologia dei pensieri di quella persona; e le risposte che riesce a trovare/ralizzare indicao sia il valore della persona stessa che il grado di necessità che lei pensa ci sia d'una risposta.
E chiudo questo mio compendio di domandolorispondologia buttando giù la maschera: ho attinto tutto da Marzullo <Fatti una domanda e datti una risposta>.
Pepe, visto che scendi sul concreto e parli di un uomo come don Ciotti, allora ti dico che un uomo di Dio, come è lui, non guarda alle sue azioni al fine di un valore su sestesso. Un uomo di Dio è soddisfatto se ciò che fa è conforme a Dio, se è bene per Dio. La domanda su come sconfiggere la mafia, permettimi, non è una domanda esistenziale anche se ha un fine etico e sociale altissimo. Il non aver risposta a volte per sola umiltà perchè la domanda è troppo grande ( chi sono? sove sto andando? quale è il fine della mia esistenza?) non è da contrapporsi ad una " spocchia". Vero è che spesso l'uomo moderno, il cd. "scientista" ( che non è lo scienziato) crede di avere risposte a tutto perchè l'unico parametro per lui è se stesso,,,, e questo è un errore, un grave errore. Il punto non è avere la risposta, Pepe, il punto è non smettere mai di farsi domande. Un saluto da me ciao!
Grazie per il tuo commeto Mariateresa. é un po' che rifletto su questo aforisma e ne ho trovato varie sfumature di significato. Non lo avevo mai valutato sotto il profilo spocchia/umiltà. La cosa la trovo interessante.
Penso che la domanda sia grande o piccola in rapporto al valore della persona che se la pone. Per esempio sia io che Don Ciotti ci siamo posti la domanda: come si può sconfiggere la mafia? La mia risposta è stata fare tanti bla bla bla con gli amici del bar; la sua è stata mettere in piedi "Libera".
Non so che valore da a se stesso Don Ciotti, ma la sua è una risposta di valore. E trovo difficile pensare che certe risposte arrivino da persone che pensano di essere dei buoni a nulla.
Ecco il mio aforisma nasce in questo contesto.
A volte può accadere che non ci siano risposte, perchè la domanda è troppo grande... e il tacere è anche segno di umiltà... e anche questa è un valore...