Se la Chiesa fosse veramente universale dovremmo sperare un giorno di vedere un vecchietto commoso che stringe al volto la mano di una papessa benedicente, oppure una condanna del papa nei confronti di chi tenta di "curare" i gay.
C'è chi fa spettacolo della Passione e Morte de lo Cristo fratello nostro, in Campania come altrove e non hanno vergogna.
Da bambino non riuscivo a spiegarmi come mai gli adulti escludessero categoricamente l'esistenza di fantasmi, mostri e di altri esserei soprannaturali, e credere al tempo tesso nell'esistenza di un dio e in fatti soprannaturali ad esso collegati. Mi ci sono voluti molti anni per convincermi della fondatezza di quelle perplessità: non c'era alcun fraintendimento da parte mia, erano gli adulti ad essere contraddittori.
Per me ha ragione chi dice: se sulle sigarette è obbligatorio scrivere "NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE", allora davanti alle chiese, alle moschee ed a qualsiasi altra istituzione religiosa dell'universo mondo, bisognerebbe scrivere "LE RELIGIONI SONO L'OPPIO DEI POPOLI". Perchè è perfettamente vero, planetariamente riconosciuto e del tutto incontrovertibile che le religioni facciano male. Molto male. Alla mente ed al corpo. Quelle degli altri, naturalmente.
Imprecare Dio è così conveniente... puoi bestemmiare quanto ti pare, senza offendere nessuno.
Solo un adulto dovrebbe decidere se diventare cristiano oppure no.
Di fronte a Dio siamo come bambini, nulla da dare e tutto da ricevere
Ai credenti da molto fastidio che gli atei parlino spesso del loro dio e cercano di evidenziarlo come se ciò costituisse un fattore di debolezza da parte loro. Il fatto è che ritenere un personaggio di fantasia tale offre la massima libertà di analisi dello stesso, mentre crederci impone sempre dei paletti oltre i quali non si può andare.
Io sono il mio dio o il mio dio è in me.
Non nego l'esistenza di Dio. Nego il concetto stesso di "dio"!
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