Se, al giorno d'oggi, ricomparisse il cristianesimo delle origini, è probabile che i vertici della Chiesa cattolica lo tratterebbero alla stregua di un movimento di estrema sinistra, magari anche filomarxista.
Quando predicano, i cristiani utilizzano la parola amore così spesso da aver contribuito a rendermela indigesta; anche perché nei fatti non ho mai percepito da costoro un amore tangibile.
Se un credente si mostra ostile verso chi non crede è segno che la sua fede è poco salda e che perciò tende a scorgere nel dubbio una minaccia incombente. Un credente tollerante invece non può che avere una fede abbastanza salda da spingerlo a vedere nel dubbio un'opportunità di arricchimento.
Chi a Dio s'affida ritrova la vita.
Dato che siamo tutti peccatori anche gli atei mettono in Croce Gesù Cristo.
L'Amore di Dio per noi è un Fuoco che brucia tutti i nostri peccati.
I cristiani e i musulmani sono soliti riempirsi la bocca di massime relative all'amore e alla misericordia infiniti del loro dio, salvo poi ricorrere alla minaccia di un castigo ultraterreno peggiore di qualunque sofferenza concepibile in terra. Nel momento in cui cambiano strategia il loro tono denota solo astio e risentimento, esattamente come l'indole del dio che raffigurano. Queste incongruenze finiscono col rafforzare il mio ateismo e inducono a concludere che nessuno nella storia dell'umanità ha mai avuto le prove di avere la verità in tasca.
La più sofferente anima del Purgatorio è più felice della più felice anima terrena
I clero cattolico è solito ripetere che il dio cristiano è infinitamente buono e misericordioso, esattamente quanto spesso suole aggiungere che temere lo stesso dio è un bene in quanto altrimenti si rischia la dannazione eterna. È evidente che si tratta di un dio infinitamente buono quanto permaloso, insomma infinitamente contraddittorio.
Quando un individuo si macchia di crimini atroci, in due sole circostanze non temerebbe ugualmente la dannazione: qualora fosse un miscredente, totalmente scettico dell'esistenza di un aldilà; o qualora fosse un credente convinto di operare per volontà del suo dio.
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