Aspetti, guardi qualcosa, aspetti. L'attesa rende gli istanti un'eternità, e la lancetta su quell'orologio non scorre mai. Ma mentre aspetti, pensi, pensi e ripensi. Aveva ragione Dumas quando scriveva " l'umana saggezza sarà riposta in queste due parole: aspettare e sperare. " Certo che vivere è un bel mestiere! Quando uno aspetta qualcosa è come se ricevesse un comando: stai fermo, non muoverti. E allora aspetti, ti imponi determinate cose: non chiamare - anzi - non toccare neanche il cellulare -guarda il muro piuttosto- e non fare l'errore di toccare il computer, sarebbe autolesionismo. L'attesa pretende che io non mi muova, che stia fermo, inerme, ad aspettare. Il vero problema è che saper aspettare è un arte, e si sa, non tutti nascono artisti. Io per esempio non sono un artista, e di sicuro aspettare non è il mio mestiere, perché Io, quando aspetto, costruisco grandi, bellissimi, favolosi castelli che in pochi minuti vengono spazzati via - da me stesso ovviamente - e allora riparto. Cerco un'altra angolazione, un altro modo che potrei usare per costruire mura più salde, ma ogni volta, le mura che costruisco, si innalzano sempre di più e sempre più forte puntualmente mi schiacciano. Ma sarà forse che la fortuna trova chi la cerca e non chi la aspetta? Allora fai una bella cosa - te la dice Gaetano - non aspettare che arrivi il vento e gonfi la vela con un po' di fortuna, soffiaci dentro te, e magari la barca inizierà a viaggiare e prima di quanto pensi arriverai a destinazione.
La solitudine è annusare ogni singolo fiore senza sentirne il profumo.
La cosa più importante non è quello che dico ma il mio bisogno di essere con te ed averti lì che mi ascolti...
A volte è difficile, scrivi qualcosa che a te sembra importante e scritto abbastanza bene, ma nessuno commenta. Quindi ti senti incompreso e non sai se quello che scrivi è bello, o comunque scritto decentemente. Chissà?
Non tenetevi nulla dentro. Fa male, molto male. Ogni volta che volete dire qualcosa a qualcuno, sbagliata o giusta che sia, ditela, gridatela, fateglielo sapere. Meglio mille parole che l'assordante rumore del silenzio. Il silenzio è sconfitta. Il vostro silenzio nessuno lo capirà. Il silenzio è la voce di chi ha paura di parlare. Potranno capire o non voler capire. Anche questa è sconfitta, ma almeno avete gridato il vostro stare male, le vostre paure, le vostre notti insonni. E forse dopo capiranno. Non si è mai dalla parte giusta, non è mai tutto quello che si crede. Non è mai tutto bianco o nero. Il silenzio è il ricatto di chi si sente deluso, offeso, ferito. Il silenzio è la voce dell'orgoglio. Il silenzio fa male, molto male. Il SILENZIO è solo SILENZIO
è inutile fare tante domande perchè già so che avrò poche risposte...
Potrei anche morire da solo sotto un cielo stellato... ma non sarei poi così solo se a vegliarmi ci fosse la luna!
Lei ti ha lasciato: ti senti solo. Lei ritorna. Preferiresti sentirti solo.
Sei mesi sono passati in fretta. Quanto impiegheranno a passarne altri tre? Quanto saremo cambati, al tuo ritorno?
I silenzo per me sono orribbili. Molto di piú delle critiche peggiori e di attacchi senza fine.
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