Solitamente, a star solo, soltanto la solitudine si sente.
la nuova solitudine : avere cinquecento amici e passare le serate davanti a una minestra di porri.
Aspetti, guardi qualcosa, aspetti. L'attesa rende gli istanti un'eternità, e la lancetta su quell'orologio non scorre mai. Ma mentre aspetti, pensi, pensi e ripensi. Aveva ragione Dumas quando scriveva " l'umana saggezza sarà riposta in queste due parole: aspettare e sperare. " Certo che vivere è un bel mestiere! Quando uno aspetta qualcosa è come se ricevesse un comando: stai fermo, non muoverti. E allora aspetti, ti imponi determinate cose: non chiamare - anzi - non toccare neanche il cellulare -guarda il muro piuttosto- e non fare l'errore di toccare il computer, sarebbe autolesionismo. L'attesa pretende che io non mi muova, che stia fermo, inerme, ad aspettare. Il vero problema è che saper aspettare è un arte, e si sa, non tutti nascono artisti. Io per esempio non sono un artista, e di sicuro aspettare non è il mio mestiere, perché Io, quando aspetto, costruisco grandi, bellissimi, favolosi castelli che in pochi minuti vengono spazzati via - da me stesso ovviamente - e allora riparto. Cerco un'altra angolazione, un altro modo che potrei usare per costruire mura più salde, ma ogni volta, le mura che costruisco, si innalzano sempre di più e sempre più forte puntualmente mi schiacciano. Ma sarà forse che la fortuna trova chi la cerca e non chi la aspetta? Allora fai una bella cosa - te la dice Gaetano - non aspettare che arrivi il vento e gonfi la vela con un po' di fortuna, soffiaci dentro te, e magari la barca inizierà a viaggiare e prima di quanto pensi arriverai a destinazione.
Mi capita spesso di trovarmi in mezzo 5, 10, 50 persone, amici, parenti, professori, gente che non conosco. E mi capita spesso di non sentirne nessuno vicino. Ecco, quando per la prima volta sarai sordo e cieco in mezzo a un mare di sensazioni e ricordi, ecco, allora saprai cos'è la solitudine.
Vivere per essere chiusi in se stessi, è come non vivere affatto...
è inutile fare tante domande perchè già so che avrò poche risposte...
ti aspetto alla notte nei miei sogni, li si che posso starti accanto, no nella vita reale che per osservarti devo stare nascosta dietro a un muretto, ti aspetto nei miei pensieri, quando trovo il tuo viso chiudo gli occhi sorridendo, ti aspetto nella mia immaginazione li posso baciarti senza che tu te ne accorga.
Voglio condividere alcune considerazioni in merito al sito Poesieracconti, perché penso ci possano essere altri utenti che, come me, si trovano a disagio senza riuscire a capirne il motivo. Mi sono iscritto quattro mesi fa, su suggerimento di una cara amica già frequentatrice sporadica. Non avevo mai scritto niente fino allora, anche se da tempo avevo desiderio di mettere su carta (mi piace ancora dire così, anche nell'epoca degli e-books) i miei ricordi e, perché no, anche qualche opera di fantasia. I miei primi scritti sono stati accolti molto benevolmente da lettori che mi hanno incoraggiato ad andare avanti, alcuni addirittura dichiarandosi affamati di mie nuove opere. Sono veramente molto grato a tutti costoro, perché hanno fatto sì che "prendessi il vizio", al punto che ormai non smetterei più di scrivere, tale è la soddisfazione che mi dà questo "gioco". Ho cercato, un po' alla volta, di imparare e seguire le regole stranissime del sito. Ogni volta che ricevevo un commento o una recensione andavo a leggermi qualche opera di chi mi aveva commentato e, se le trovavo interessanti, chiedevo o accettavo l'amicizia per assicurarmi di non perdermi i loro prossimi scritti. Se avevo qualche commento interessante e non banale da fare, lo pubblicavo, evitando di spacciare per recensione - come fanno molti - delle frasette come "Bella, mi è proprio piaciuta!", nonostante i 15 punti guadagnati invece di 2. Leggevo opere degli "amici" ma anche di sconosciuti, commentando soltanto, ripeto, quando avevo qualcosa da dire. In qualche caso ho fatto rilevare delle incongruenze o degli errori di italiano, molti mi hanno ringraziato per questo. Anch'io, del resto, ho accettato con piacere alcune critiche e in qualche caso ho dato dei chiarimenti scritti, con reciproca soddisfazione. Sono riuscito a non farmi arruolare nella guerra che si è combattuta fra certi autori (alcuni di loro, di un campo e dell'altro, presenti fra le mie amicizie), perché non l'ho ca
[continua a leggere...]anima malinconica, non dimenticherai... ma un nuovo amore ti aprirà le braccia, e stenderà un velo di struggente dolcezza, su ciò che, ora, brucia.
Forse un domani mi scoprirò un alieno al quale è stato inflitto l'atroce castigo di provare sentimenti umani.
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