Mi guarderai negli occhi con amore, mi sentirò leggera, senza peso, a bocca aperta, il fiato mio sospeso, mi manterrò nascosta con pudore. Rose purpuree, madido sudore; mani aggrappate al cuore tuo compreso e tu mi guarderai molto sorpreso, mentr'io ti parlerò senza timore. Festa sarà quel giorno senza tempo, tra fuochi d'artificio sfolgoranti, mi vedrai camminare senza inciampo. Sorriderai felice e senza tempo, aleggerai nel vento con i guanti per non lasciare impronte nel mio campo.
L'assenza. Il vuoto Il distacco. In una sola affermazione : la maledizione.
Se fra tante ragazze mi trovo a sostare, basta che mi soffermi per udire quel silenzio assordante di passioni e amori mai corrisposti.
Ascoltar una canzone, assaporarne ogni nota, ogni variazione perdersi per qualche secondo in una melodia che ti distacca dalla realtà facendoti volare al di là dell'orizzonte. Osservi dall'alto il mondo, come son piccoli gli uomini da lassù, spii i loro più insisti segreti protetto da nubi che ti celano alla vista, volando con angeli che ti indicano la strada seguendo la scia di Maestrale. Nota dopo nota veleggi allontanandoti da te stesso, perdendo quei pezzi dai quali vorresti scappare e che ancorati alla pelle ti trascinano verso il basso avvicinandoti sempre più a quel mondo mortale, di flebili spoglie e di involucri che a stento contengono l'anima. Annaspi, non vuoi perdere le tue ali che secondo dopo secondo svaniscono attraverso il cielo, una mano allungata cercando di salvar qualcosa che sai di dover a tutti i costi proteggere. Ci provi e ti senti cadere sempre più in basso, puoi osservare la cruda realtà che ti saluta con quell'aria spocchiosa di chi la sa lunga. Ed ecco che i nodi vengono al pettine, ti trovi di fronte a ciò che non volevi vedere e che ti deride per esserci cascato ancora. Cerchi di essere una persona migliore ma vecchie ferite cosparse di sale bruciano l'anima graffiata e ancor ti portano a commettere un inconfutabile errore che distrugge tutto ciò che ha il coraggio di avvicinarsi a te. Un'altra tacca da appuntare sul petto del più vile tra gli uomini, si nasconde dietro un muro fatto di spine e di rovi taglienti piuttosto di vivere fin all'ultimo respiro.
Riuscire ad orizzontarsi entro le mura della solitudine non significa in automatico avere anche la voglia di arredare di gusto la stanza.
Lei ti ha lasciato: ti senti solo. Lei ritorna. Preferiresti sentirti solo.
La cosa più importante non è quello che dico ma il mio bisogno di essere con te ed averti lì che mi ascolti...
L'AMORE è GIOIA se diventano rabbia rancore odio malattia guerra morte violenza ecc.. allora assume un altro significato e diventa un altra parola... DOLORE. Solo tenendole bene distinte l'AMORE potrà superare ogni causa di DOLORE.
Quando le onde della vita sembrano sommergerci, quando crediamo di non farcela... abbiamo bisogno di un'ancora di salvezza, dell'affetto di una persona che ci sostenga nei momenti difficili. Quando questa persona non c'è, allora diventiamo tristi. Quando questa persona esiste, la mente la desidera, il cuore la riconosce, ma lei non contraccambia i nostri sentimenti... allora la tristezza si trasforma in pianto...
Mentre la fonte della tua passata effimera euforia si bea nella gratitudine per un dono insperato, sai di non aver saputo essere tu stesso quel dono, e capisci cos'è la solitudine.
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