Infatti come potrebbe generarsi il capello dal non-capello e la carne dalla non-carne?
Tutte le altre [cose] hanno parte a tutto, mentre l'Intelletto è infinito e signore assoluto e a nessuna cosa è mescolato, ma solo lui sta in se stesso. Se non stesse in se stesso, ma fosse mescolato a qualcos'altro, sarebbe partecipe di tutte le cose, se fosse mescolato a una qualsiasi. Poiché in ogni [cosa] c'è una particella di ogni [cosa], come ho detto in precedenza: le [cose] mischiate ad esso lo limiterebbero cosicché non avrebbe potere su nessuna cosa come l'ha quando sta solo in se stesso. Perché è la più leggera e la più pura di tutte le cose: ha conoscenza totale su tutto e la più grande potenza su tutto e di quante sono viventi, le maggiori e le minori, su tutte ha dominio l'Intelletto. e sull'intero rivolgimento l'Intelletto ebbe potere tanto da darne l'inizio. E in principio ha dato inizio a tale rivolgimento dal piccolo, poi la rivoluzione diventa più grande e diventerà più grande. E le [cose] che si mischiano insieme e si separano e si disgiungono, tutte l'Intelletto ha conosciuto. E qualunque [cosa] doveva essere e qualunque fu che ora non è, e quante sono al presente e qualunque altra sarà in avvenire, tutte le ha ordinate l'intelletto, anche questa rotazione in cui si rivolgono ora gli astri, il sole, la luna, l'aria, l'etere che si vengono separando. Proprio questo rivolgimento li ha fatti disgiungere e per disgiunzione dal raro si forma il denso, dal freddo il caldo, dall'oscuro il luminoso, dall'umido il secco. In realtà molte [cose] hanno parte a molte [cose], ma nessuna si separa o si disgiunge del tutto, l'una dall'altra, eccetto l'Intelletto. L'Intelletto è tutto quanto eguale, e il più grande e il più piccolo. Nessun'altra [cosa] è simile ad altra, ma ognuna è ed era le [cose] più appariscenti che in essa sono in misura massima
A causa della loro opacità [dei sensi] non siamo in grado di giudicare il vero
E dal momento che sono parti uguali del grande e del piccolo, anche così in ogni [cosa] ci potranno essere tutte: non è possibile che qualche cosa esista separatamente, ma tutte hanno parte a tutto. E giacché non può esistere il minimo, niente potrebbe consistere separato né venire a essere in sé ma, come in origine, così anche ora tutte le cose sono insieme. In tutte molte [cose] si trovano e uguali per quantità e nelle più grandi e nelle più piccole delle [cose] che si formano tramite separazione
Il cosiddetto latte d'uccello è il bianco dell'uovo
Il sole manda la sua luce alla luna
[sappiamo usare] l'esperienza, la memoria, il sapere e l'arte
I Greci non hanno una giusta visione del nascere e del morire, poiché niente nasce né perisce, ma da ciò che esiste si riunisce e si separa. E così dovrebbero rettamente chiamare il nascere una riunione, il morire una separazione
Stando questo così, occorre congetturare che in tutti gli aggregati vi siano molte [cose] e di ogni genere e semi di tutte le cose che hanno forme d'ogni tipo e colori e sapori. E che uomini siano stati formati e le altre creature in quanto viventi, e che questi uomini abbiano città abitate e costruzioni, come da noi, e abbiano il sole e la luna e tutto il restante, come da noi, e che la terra produca per loro molte [cose] e di ogni tipo, che essi adoperano portando le migliori a casa. Ciò io ho detto riguardo la separazione, ossia che non solamente da noi si avrebbe il processo di separazione, ma anche altrove
Tutte le cose erano insieme; poi venne la mente e le dispose in ordine