Frasi di Edoardo Sanguineti

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Il rifiuto dello stile ha un doppio valore. Nel senso del rifiuto di una prigione stilistica, ma anche nel senso dell'avere stile come avere un garbo, per il desiderio di una costante durezza nel discorso.



La poesia non è una cosa morta, ma vive una vita clandestina.



Credo alla teoria dei bisogni radicali di Marx da quando ho l'età della ragione. E chiunque abbia una posizione "di sinistra", a mio giudizio, non può non crederci.



La nozione di chiarezza, per nostra disgrazia, pare essere intrinsecamente e fatalmente oscura.



la poesia è ancora praticabile, probabilmente: io me la pratico, lo vedi, in ogni caso, praticamente così



Sarei tentato di dire che non esistono cattivi maestri, ma solo cattivi scolari.



È meglio scrivere di riso che di lacrime, perché ridere è ciò che è proprio dell'uomo.



Nel mercato planetario far ridere è arma di potere.



Romanzi sono anche il Don Chisciotte o il Satyricon che non si combinano davvero con quello che noi oggi possiamo intendere con questa categoria letteraria.



Per me la scienza è fatalmente portatrice di valori. Pensando al discorso sul metodo mi viene in mente Galileo e le sue ragioni metodologiche. Non credo che la sua scienza fosse innocua, neutrale, innocente. Per la semplice ragione che le sue ricerche misero in crisi una prospettiva ideologica forte: quella fino ad allora sostenuta dalla Chiesa e dall'autorità scientifica appoggiata dal cardinal Bellarmino.





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Edoardo Sanguineti (1930-2010) è stato un poeta, scrittore e autore teatrale italiano.
Sanguineti è stato un esponente di punta del Gruppo '63, attore del dibattito culturale del Novecento in Italia.

Oltre che per le proprie opere, Edoardo Sanguineti viene ricordato anche per il lavoro di critica e studio su Dante Alighieri.

Nei primi anni '80 è stato deputato del PCI.

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