Frasi di Gabriel Garcia Marquez

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Fece allora un ultimo sforzo per cercare nel suo cuore il luogo dove gli si erano putrefatti gli affetti, e non poté trovarlo



La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla



Ma la nuova scoperta che il tempo bastava per far tutto senza che fosse necessario rinunciare ai bordelli, gli diede la forza di tornare nella stanza di Melquìades



Il bisogno ha la faccia di cane



L'ebbrezza del potere cominciò a decomporsi in raffiche di disagio



Nell'ozio riparatore della solitudine, invece, le vedove scoprivano che il modo onorevole di vivere era alla mercé del corpo, mangiando solo per fame, amando senza mentire, dormendo senza doversi fingere addormentate per sfuggire all'indecenza dell'amore ufficiale, infine padrone del diritto a un letto intero per loro sole dove nessuno contendesse la metà del lenzuolo, la metà dell'aria da respirare, la metà della notte, finché il corpo non si saziava di sognare i propri sogni, e si svegliava da solo



Erano le ultime cose che rimanevano di un passato il cui annichilamento non si consumava, perché continuava ad annichilarsi indefinitivamente, consumandosi dentro di sé stesso, terminandosi in ogni minuto ma senza terminare di terminarsi mai



Pensò confusamente, intrappolato alla fine nel morso della nostalgia, che forse se l'avesse sposata sarebbe stato un uomo senza guerra e senza gloria, un artigiano senza nome, un animale felice



Non immaginava che era più facile cominciare una guerra che finirla



Fece costruire a sua moglie una stanza da letto senza finestre in modo che i pirati dei suoi incubi non avessero da dove entrare





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