Se la libertà significa qualcosa, significa il diritto di dire alla gente ciò che non vuol sentirsi dire
Tutta la narrativa, a partire dai romanzi ammuffiti nelle biblioteche, è censurata dagli interessi della classe dominante. E soprattutto la letteratura giovanile, quella roba melodrammatica che quasi ogni ragazzo prima o poi divora, trasuda le peggiori illusioni del 1910
Il non esporre i propri pensieri ad un adulto sembra una cosa istintiva dai sette od otto anni in su
Se si elimina la libertà di parola, le facoltà creative inaridiscono.
La Neolingua, infatti, era distinta da quasi tutte le altre lingue dal fatto che il suo vocabolario diventava ogni giorno più sottile invece di diventare più spesso. Ogni riduzione rappresentava una conquista, perché più piccolo era il campo di scelta e più limitata era la tentazione di lasciar spaziare il proprio pensiero. Si sperava, da ultimo, di far articolare il discorso nella stessa laringe, senza che si dovessero chiamare in causa i centri del cervello.
Questo progetto era chiaramente ammesso nella parola in Neolingua "ocolingo", che significava "parlare come un'oca".
I libri migliori sono proprio quelli che dicono quel che già sappiamo.
Quattro zampe buono, due zampe cattivo
Il genio umoristico di Dickens è legato al suo senso morale. La sua comincità si esprime al massimo della forza quando scopre nuovi peccati
Sapere dove andare e sapere come andarci sono due processi mentali diversi, che molto raramente si combinano nella stessa persona. I pensatori della politica si dividono generalmente in due categorie: gli utopisti con la testa fra le nuvole, e i realisti con i piedi nel fango
Il linguaggio politico è concepito in modo che le menzogne suonino sincere e l'omicidio rispettabile, e per dare una parvenza di solidità all'aria.
George Orwell (1903 - 1950) è stato uno scrittore e giornalista inglese, uno dei maggiori autori della saggistica britannica. In realtà George Orwell è lo pseudonimo di Eric Arthur Blair.
Oltre che romanziere e narratore Orwell è ricordato anche come opinionista culturale e politico.
La sua visione di una distopia totalitaria è stata così caratteristica da dare vita all'aggettivo "orwelliano".
I romanzi più popolari di George Orwell sono sicuramente La fattoria degli animali e 1984.