Bastava poco
un trenino di legno
una bambola coi capelli di stoppa
bastava un'attesa che sembrava non finire mai
bastava l'illusione dei sogni
e la vita un prato immenso da attraversare
bastava quella carezza del Natale
profumo di scorze di arance
e canditi di zucchero a velo
e d'improvviso arrivava Natale dal Cielo
cerco fra le luci frenetiche di un'assenza
un ricordo lontano una presenza
qui dove il tempo passa di corsa senza
mai guardarti negli occhi
come treni fino alla prossima fermata
solo andata
carissimo babbo natale
sei tornato tante volte ed ogni volta
ti sei ripreso qualcosa
i miei sogni la mia fantasia chi ho amato
lasciando il vuoto di pacchi pieni di illusioni
e di nostalgia
tutti a tavola...
una magia ed il ricordo svaniva
tra la nube di fumo dei cappelletti in brodo
il bollito il panettone candito
con un sapore speciale
quanta mi manca oggi
quella carezza di NATALE...
Risorto è il giorno e il sole
Abbraccia la madre terra
Coi figli abbandonati nei cortili
Quanta tristezza regna nel cuore
Della madre mentre prega
Ascolta dell'organo le note
Musicalità stonate disperse
Quanta disperazione
Quando fischia il vento
Come siamo lontani
Dai figli in lacrime
Quando le stelle sconfinano
Altri orizzonti ignoti
Ora sorridono dai lager
Perché sanno della libertà
Giurata a quattro passi
Dei nuovi celesti sentieri
Senza più lacrime
Aventi occhi puliti
Dormi tra le mie braccia
e allenta la presa sul mondo esterno
che non esiste adesso.
Esiste solo la presa delle mie mani
su questa notte
appiccicata
come caramello sulle mie dita
intente a sciogliere dolcemente
i tuoi dubbi
e i tuoi capelli intrecciati.
Come sabbia di mare al tramonto
la tua pelle rilascia calore
che fluisce dentro di me
tra i profumi del buio.
Trappole,
sono pericolose trappole
il tuo respiro scostante,
i tuoi movimenti
sul mio petto,
le tue carezze al mio corpo
nel sonno.
Trappole a catturarmi un sorriso
ingabbiato nei miei baci
sulla tua nuca
mentre in risposta
schiocchi languidi,
dolcissimi e sordi
delle tue labbra
indugiano sul mio petto
come esca di richiamo.
È troppo tardi
per fuggire da questo pensiero
che mi attraversa la mente.
Hai vinto, sono nella tua rete.
C'è un illusione che non muore
anche se Dio non esiste più
in questa favola d'amore
chi ci manca sei tu
senza più sogni nè parole
vivo un momento che non tornerà
brucia la fede in fondo al cuore
ferita da un'inattesa realtà
via questi anni di rimpianti
da queste notti vuote e inutili
via dai giorni senza tempo
da questi luoghi in cui non sarò mai
ci son fiori che non sbocciano
stanze senza giochi nè colori
i desideri ci accomunano
vorremmo che tu fossi qui con noi
Sbocconcello il mio riguardo mirandoti
Paio bambina che si cela
Oltre i tuoi occhi
Proferir vorrei moltitudini
Di tenero amore
Ahimè argino il fiato
Si ferma nel intervallo del alito
ed ancora
Sospiro e soffio nel adorati
E tu m'osservi
Ballando nel vento
L'armonia è ritmo del mio cuore
E tu m'odi muto cingendomi
attendendo che i margini
s'accomunino ad albe nuove
la dove aurora e perle di brina
Odorino di te