Ero sulla collina accarezzata
dalla pallida breve nevicata.
Solitaria una stella mi guardava
nella sera che gelida brillava.
Altra creatura a parte me non v'era
che vedesse quel che vedo io.
Contemplai la mia stella nella sera,
finchè il suo sguardo s'incontrò col mio.
Solenne si compì nell'aria bruna
della tragedia il perfetto finale:
sparì la bianca stella verginale
della sera, salì rossa la luna.
Ho dato al mio primo amore la risata,
Ho dato al secondo lacrime,
Ho dato al mio terzo amore il silenzio
Attraverso tutti gli anni.
Il mio primo amore mi ha dato il canto,
il secondo occhi per vedere,
Ma oh, è stato il terzo amore
A dare a me la mia anima.
Strephon mi ha baciata a primavera,
Robin in autunno,
Ma Colin mi ha guardata soltanto
E non mi ha baciata affatto.
Il bacio di Strephon fu perso per scherzo,
Quello di Robin si perse nel gioco,
Ma il bacio negli occhi di Colin
Mi perseguita notte e giorno.
La vita è ricca di amorosi incanti,
di splendide visioni luminose -
onde azzurre spumose alle scogliere,
garruli fuochi in lingue scintillanti,
volti di bimbi in estasi sognanti
come coppe imbevute di chimere.
La vita vende gli amorosi incanti,
nella pioggia il pineto profumato -
c'è la musica, un alto arco dorato,
caldi abbracci, devoti sguardi amanti,
delizie dello spirito incorrotte,
visioni come stelle nella notte.
Spendi tutto per doni come questi,
senza pensare al conto della spesa.
Un'ora in pace candida, sicura,
vale di mesi ed anni amara attesa:
per un respiro di estasi pura
da' quel che fosti, o ch'essere potresti.