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I libri di PoesieRacconti

Silenzio

Silenzio

Autore:
             

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Editore: La bancarella editrice
Prezzo: 9,00 €
Pagine: 68
ISBN: 9788889971543

Recensione
Il silenzio dell'umiltà, quello del pensiero, il silenzio di un uomo nuovo che si libera dalla pesantezza ordinaria che strisciante lo costringe e di fronte al gran disfacimento volgare dei propri simili rimane in attesa che dal silenzio si generi il pensiero e dal pensiero le idee. Il silenzio dello studio su se stessi, dell'interiorizzazione, il silenzio delle proprie idee che crescono si gonfiano e finalmente si liberano. E poi l'amore ed il silenzio della notte che lo nutre, e ancora quello della preghiera e della ricerca di un Dio per la necessità di avere, tra le tante cose effimere, qualcosa di eterno. La poesia senza interpretazione e coinvolgimento è un ammasso di parole in sequenza che vorrebbero dire ma non dicono nulla.
Il dolore è comunque partecipe, è presente come un passaggio obbligato, viaggio necessario per arrivare alla consapevolezza che non si può fuggirlo senza averlo prima affrontato. In definitiva sembra necessario rendersi conto che la nostra quotidianità è fatta tanto di gioie quanto di dolori e volersi fermare a celebrare le gioie nascondendo i dolori è un atteggiamento di cecità che non potrà mai portare alla conquista di una vera felicità, intesa come il sentimento vero di un uomo conscio di essere labile, destinato a sparire ma allo stesso tempo felice e sereno di questa condizione. In Silenzio c'è anche spazio per il ricordo e la malinconia che si genera. La malinconia viene presentata in antitesi alla cupa tristezza dalla quale non esiste via di fuga, si palesa come un'essenza dolce e pura che non lacera ma dona quello stato di ebbrezza necessaria per coltivare la sensibilità poetica.
Della silloge non va tralasciato l'enigma: Ripopolare i mari di sirene / ripopolare la terra di Dei, sono gli ultimi versi che racchiudono, come una preghiera solenne, tutta la speranza dell'arrivo di un uomo nuovo. Ripopolare i mari di sirene significa ritornare ad una dimensione onirica che restituisca all'individuo la capacità di farsi impressionare dalle cose e la sensibilità necessaria per capire i drammi esistenziali. Ripopolare la terra di Dei significa ripristinare i valori perduti che hanno trasformato l'uomo in un'accozzaglia di vizi presuntuosi. Ne emerge una figura che trovi nella dignità un obbligo morale, che non sia vuoto simulacro, immagine priva di sostanza, ma vera essenza della natura che l'ha generato. (Estratto da presentazione libro)