Ricevette in dono l'oro
del re indiscusso simbolo
da Balthasar il moro
Dell'uomo è il suo bacolo
mirra rara di profumo immenso
che Melkon donò al figliolo
Ricevette in dono, incenso
del Padre il grande onore
a lui vicino è in modo intenso
I miseri si strinsero con amore
anche il cielo si rallegrò con stupore
per la nascita del figlio salvatore
Il sangue scorse per un re abbattitore
annientar voleva il fatal bambino
che in quel dì, umile nasceva con candore
Cose fece e parole disse, il candido bambino
è all'umile donò, nuova speme
rimanendo con lui sempre vicino
Ancor oggi dove l'uomo l'umile spreme
per avere oro, incenso e mirra, per suo potere
non disdegnando ad usar pratiche estreme
Ricordo è nella notte santa il credere
di esser l'umile che l'amor unisce
è così ancor mentire e l'anima affliggere
Donar si vuole per ricordar è così apparisce
l'amor che non risiede più in fondo al cuore
è la preghiera che mesta è, non chiarisce.