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Il mio teatro

mi sembra sia vita
mentre mi aggiro nel retro di questo teatro
maschere che ho indossato
panni che indosserò
volti che mi guardano
volti che ho usato
volti che ho dimenticato
volti che ho ucciso!
cammino nuda
carco un abito
quello che ti piace
quello che ti renderà felice
quello che credi mi appartenga
mi sembra sia felicità
questa fulminante cessazione di dolore
ora che ho deciso chi essere per stanotte
di plastica in volto
di marmo in cuore
pesante come piombo l'abito
sudo dentro
o sono lacrime
tutto si confonde
ma tu non chiedi
facile amarmi
donna su ordinazione
donna conseguenza di te
prolungamento di un tuo gesto, parola
mi sembra che mi ami
mi perdo
vomito bugie
tutto troppo veloce
ed io troppo lenta
quest'armatura di mollica pesa ma non protegge
dona ma non riceve
un giorno ho deciso di spogliarmi di me
identità scomoda
ma non mi trovo più
mi sembra che sia destino
vagare in questo teatro
tra mille scatole vuote
mi sembra di dover cercare in eterno
quella che nessuno conosce
quella che tu non ami
quella che ti odia!

 

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0 recensioni:

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39 commenti:

  • Matteo Rausa il 10/10/2011 17:54
    senza parole... complimenti davvero!
  • Anonimo il 08/10/2011 09:35
    Una descrizione straordinaria del travaglio maggiore, ma anche più prezioso, di ogni vita : la ricerca del nostro Io: quello autentico. Brava!
  • Noemi Seminara il 24/06/2011 18:08
    le tue parole mi hanno rapita... complimenti...
  • mariagrazia iannicelli il 02/04/2011 10:34
    di plastica in volto
    di marmo in cuore
    molto bella... le parole esprimono tutta il carico di sofferenza dovuto all'abito che tu, ma anche tutti noi portiamo addosso nel teatro della vita!!!! brava
  • grazia savonelli il 23/03/2011 19:55
    molto intensa anche se io sono per le opere più brevi -complimenti ciao grazia
  • RAFFAELLA MUNNO il 23/03/2011 16:03
    piacevolissima da leggere e rileggere
  • Mat S il 15/03/2011 18:13
    Il teatro con le sue maschere... azzeccata metafora delle ipocrisie della vita.
  • Anonimo il 30/01/2011 23:38
    Penso a un commento, poi rileggo la poesia, e quel commento mi sembra banale, credo che le ultime quattro righe abbiano la forza di demolire tutte le scatole vuote. Complimenti mi piace tantissimo.
  • lucia lo cascio il 29/10/2010 16:35
    solo una parola, BELLISSIMA! Complimenti
  • lucia lo cascio il 29/10/2010 16:33
    spregiudicatamente sincera nei confronti del femminile. Solo BELLISSIMA! Complimenti
  • Anonimo il 03/09/2010 07:23
    Versi intensi e delicati. La profondità dei concetti resi magistralmente da parole scelte con cura. Il teatro della vita con le sue maschere, i suoi personaggi, le sue emozioni. Bravissima
  • Giovanni Sicuranza il 26/08/2010 20:01
    adeguerei alle musiche di Mango... pardon
  • Giovanni Sicuranza il 26/08/2010 20:00
    Molto pirandelliano. Il contenuto, non lo stile, che adergerei alle musiche di Mango.
  • Anonimo il 30/07/2010 17:19
    'quello che ti piace
    quello che ti renderà felice
    quello che credi mi appartenga
    mi sembra sia felicità
    questa fulminante cessazione di dolore... ,
    Bellissima complimenti mi sento capita tramite le tue parole
  • matteo sagazio il 22/06/2010 00:04
    possiamo dirigere la vita come un direttore teatrale fa con il suo spettacolo, ma comunque, come un'opera teatrale, non possiamo sapere se ci piaccia prima che sia terminata, bellissima!
  • Angelo D'Onofrio il 21/04/2010 14:44
    Molto "forte" il riferimento al teatro come tendenza all'autofalsificazione di se stessi. Triste ma vero... il teatro da te raffigurato è la nostra vita. Forse troppo spesso ci spogliamo di noi stessi e diventiamo qualcun altro... forti quando non lo siamo, deboli quando non lo si è. Nascondiamo paure, le lacrime e troppo spesso proiettiamo fuori solo una maschera... quella che la gente vuol vedere altrimenti non si è accettati. Quanto hai ragione infatti quando decanti "... quest'armatura dona ma non riceve...". CONGRATULAZIONI
  • Rosanna Affronte il 22/02/2010 21:47
    Bei versi... complimenti..
    Rosanna
  • claudia bugliani il 12/01/2010 02:03
    Mi è piaciuta tantissimo. Sei bravissima
  • Flavio METALDOG Noviello il 06/09/2009 11:21
    Molto complessa e triste... ma è davvero bellissima, brava
  • Vincenzo Scognamiglio il 19/05/2009 11:40
    Bella, hai reso bene un tema che se esposto male sembra banale. Complimenti.
  • Angela Pia Fuscaldi il 20/04/2009 23:03
    Cara Romina leggendoti ho immaginato la voglia di piacere a tutti i costi agli altri... spesso a discapito della propria verà identità...
  • Antonio Sattin il 04/03/2009 09:47
    tristezza infinita dentro
  • Antonino Calì il 19/02/2009 12:36
    Molto bella e e significativa. Sembrerebbe molto complessa, ma proprio per questo che mi piace!
  • Claudio Amicucci il 01/03/2008 04:05
    Rileggiti il commento di Ugo e saprai che è il mio stesso pensiero. E non è pigrizia, è esattamente quello che ho provato leggendo questi tuoi versi. Ciao Claudio
    PS. Di tanto in tanto mi diletto a recitare in teatro, perché ritengo che sia una delle espressioni più alte del vivere umano.
  • celeste il 21/12/2007 20:04
    Una dura riflessione che può diventare feconda
  • Riccardo Brumana il 19/12/2007 19:43
    Romina tu provaci... vedrai che il la cima che sembra lontanissima e irraggiungibile in realtà è alla tua portata, lo è sempre stato. è così per tutti, sai quante volte son caduto anch'io scalando le mie... ma ogni battuta d'arresto è la carica per riprendere con ancor più determinazione!
    con affetto, Riccardo.
  • evelyn manoni il 19/12/2007 15:04
    Molto intensa, mi fa pensare non so perchè ad alcuni testi di renato zero, la stessa passione e coinvolgimento, un po' troppo lunghetta per il mio gusto ma molto emozionante
  • Alessandro Sampietro il 05/12/2007 12:52
    Un grande ritmo
  • Renzo Montagnoli il 17/11/2007 12:33
    Poesia di notevole forza emotiva, ma misurata nel tono, un equilibrio che giova all'insieme.
  • sara rota il 14/11/2007 17:18
    Nascondersi dietro a delle maschere... molti pensano sia giusto, ma prima o poi il vero noi salta fuori e lì si capisce veramente chi ci apprezza e chi invece ci considera soo burattini... Verità ben scritta.
  • Giuseppina Liguori il 09/11/2007 19:10
    Brava cara Romina, complimenti è proprio così ormai chi ama essere se stessa non riesce più a mostrarsi in pubblico perchè intorno si vive solo di maschere. Nessuno riesce ad essere se stesso perchè si vive in un mondo di attori. Ciao e a rileggerci
  • Anonimo il 09/11/2007 15:51
    non ho parole...è meravigliosa.. davvero non so ke altro dire.. complimenti.. kiara
  • Romina Cesari il 03/11/2007 11:48
    grazie a tutti... flavia... angelica... cesare...! Riccardo... hai ragione... costa tutto... ma non è sempre facile far valere la ragione e farla seguire dai fatti. Ugo... sono sempre stata contraria a spiegare le mie poesie e a farmi spiegare quelle degli altri... il succo delle parole è talmente soggettivo e tale deve rimenere per sempre... però da una tua frase ho capito che sei arrivato al nucleo pulsante del dolore che provavo quando l'ho scritta. grazie a tutti
  • Ugo Mastrogiovanni il 02/11/2007 23:52
    Ottimale la scelta dell’argomento. Teatro: come una delle forme d'arte letteraria più diretta, teatro come guardare e considerare, essere attore e spettatore insieme; dal significato delle parole greche theà ?" theàama. In questi versi il poeta sa che il suo teatro è l'arte della verità attraverso la finzione, sa che attraverso di questa si può riuscire a rendere visibili le cose della vita e a far si che quel che sembra nascosto e incomprensibile può venire alla luce ed essere visto in modo chiaro. Il lettore di questi speciali versi deve regolare il proprio cervello in modo che possa credere o non credere, e comunque imparare a riflettere. Il poeta invia i suoi i gesti lirici a chi sa che è necessario intenda ciò che deve intendere, nel bene e nel male, lo voglia o nò. Il tema di questi versi emoziona e fa pensare che anche qualcosa di apparentemente banale per molti è importante e vitale per altri.
  • Anonimo il 01/11/2007 09:47
    Poesia quasi di natura Pirandelliana: il rifiuto della propria identità perchè scomoda proprio come un'armatura di mollica che pesa ma non protegge" (bellissimo questo verso)... Le maschere che la società ci spinge ad indossare, i volti che il mondo ci spinge a mostrare, nascondono la nostra "forma", la nostra vera identità e, con essa, quella diversità che ci rende unici e speciali. Diventa comprensibile, a questo punto, la rabbia della protagonista della poesia e il suo rifiuto verso tutto ciò che può velare, che può coprire la nuda essenza dell'essere uomo..
    Scusa se mi sono dilungata ma il tema della tua poesia mi affascina particolarmente e tu sei riuscita ad affrontarlo con invidiabile maestria; davvero brava!
  • Riccardo Brumana il 01/11/2007 01:24
    essere se stessi può costare sacrificio, ma essere quello che gli altri vogliono che noi siamo costa tutto! che si f---a il mondo! noi siamo quello che siamo, e se non ci vuole peggio per lui ciao Romina.
  • Anonimo il 31/10/2007 23:16
    Di forte impatto, una lotta interiore, di una donna che forse ha perso la sua vera identità.
    Ma prima di preoccuparsi se gli altri ti riconoscono, se gli altri ti amano, preoccuparsi di amare se stessa, salverà l'anima dalla non morte, il resto verrà successivamente.
    Bello questo accostamento della vita come un dietro le quinte di un teatro, alla ricerca non più di maschere, abiti, ma di quella donna che si è persa negli meandri di un teatro disanimato.
    Complimenti Romina.
    Angelica

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