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Primavera

Il profumo appesta l'aria.
il cielo stesso
-screziato in volto-
imbarazzato pare

Il tepore ingentilisce l'aria,
rinvigorito, il giorno
gioire ne pare
ed a lungo, più che prima,
a goderne si sta.

sembra, ogni cosa,
oscena gioia
osteggiare

Di cosa ti rallegri
Terra,
Gente,
Vita?

Il profumo appesta l'aria
-nuovamente-,
odiata, torni;
puttana, appassirai.

Di cosa ti rallegri?

 

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4 commenti:

  • Andrea C. il 25/02/2010 14:10
    Vi ringrazio, felice che l'abbiate apprezzata. Devo ammettere di essere stato aiutato da queste strane giornate di fine febbraio. Grazie ancora.
  • laura cuppone il 25/02/2010 10:06
    Andrea, Fabio dice che siamo "cloni"...
    che ne pensi?
    io non mi sento di dire nulla... ma ti manderò una foto in privato...
    se ci somigliamo "anche" fisicamente...
    ... mah... sarà...

    mi piace questo tuo senso di sconfitta naturale, senza retorica...
    Laura
  • fabio martini il 25/02/2010 09:06
    bella questa poesia, anche se pare sidarticolata in realta' non lo e' per nulla e lascia al lettore una senso di musicalita' marcata. la domanda finale l'assomiglia molto a qualche lirica dannunziana.. questo batti e ribatti... e poi l'inserto molto interessante... una buonissima poesia... fm
  • laura marchetti il 25/02/2010 09:05
    questo purtroppo è un altro aspetto della primavera, quello disincantato, disilluso che tu hai descritto molto bene

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