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#FemminicidioNO

Allarme: "violenza, spesso tra le mura domestiche"

In Italia il femminicidio é purtroppo una vera piaga sociale, ma attenzione, questo fenomeno non é diffuso solo nel nostro paese ovviamente, ma tocca la maggior parte delle realtà di molti stati, chi piú chi meno, sempre di femminicidio si tratta. Molto spesso questi omicidi sono commessi nella casa della coppia, quella della vittima o quella dell'autore dell'aggressione. Il femminicidio é una violenza definita "estrema" dall'antropologa messicana Marcela Lagarde e può essere di qualsiasi natura, fisica, psicologica, sessuale, economica che violi i diritti dell'uomo. É una problematica sulla quale sorgono costantemente dibattiti, ad esempio l'esistenza della distinzione tra l'omicidio e il femminicidio, se tutelare maggiormente la donna la rende "debole" in quanto l'uomo é considerato un essere "superiore".
Le statistiche che fanno riferimento a questo fenomeno parlano chiaro, é in costante crescita, solo nel 2006 dieci milioni di donne hanno subito violenze di ogni genere. É un numero enorme e il 30% di queste non ha mai denunciato l'accaduto. Quando sui giornali si legge di donne maltrattate, la parola che viene utilizzata per giustificare l'atto é "raptus" o "patologia", ma le ricerche effettuate affermano tutt'altro, si tratta di episodi ripetitivi, col tempo si aggravano e spesso gli autori sono dichiarati in stato di luciditá.
Nel nostro paese si stanno sviluppando varie forme di sensibilizzazione riguardanti il tema della violenza. Sono presenti sul territorio, anche se pochi, dei Centri Anti-violenza, gli stessi comuni ed enti pubblici organizzano per il 25 di Novembre, Giornata mondiale contro la violenza alle donne e l'8 Marzo, Giornata internazionale della donna, attività, i moderni flash mob, convegni, seminari ed eventi pubblici. Di queste iniziative ne vantano e ne sono un esempio due scuole di Moncalieri, il Majorana sezione liceale e il Majorana sezione tecnica-economica che il 28 Novembre hanno partecipato ad una conferenza organizzata dal Preside degli studenti e dai ragazzi stessi con l'avvocatessa sfigurata Lucia Annibali. Sono nati tanti spunti di riflessione si é parlato inoltre di quanto la legge italiana sia preparata o meno per quanto riguarda le sanzioni e le pene. Il dramma del femminicidio peró non si puó risolvere con norme piú rigide o con maggiori controlli delle forze dell'ordine. Il problema é dettato da una cultura purtroppo tramandataci. È questa rottura sociale tra uomo e donna presente fin dal passato a creare questo drammatico fenomeno.

 

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