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Questo

I

Dolce per davvero, sembra uscita
da un glossario
Uno strano frutto appeso a un albero assalito
dalle cimici - per immaginarla -
Non la pronunci - ma
spacchi in
due il melograno come non facessi altro
da sempre il senso del futuro
che ti macchia
i polsi
della camicia -


la solita cosa.


Non è una parola e se lo è,
è la più difficile
Vedi? Non muore - sopravvive -
Non ha nulla a che vedere con la bocca
né i fiumi, i miei spazi
dove cerco di
ricordare

II

da dove viene la forma della mia pancia
in cui respiri, ti spaventi
perché sei stata
innamorata
Non è parola, è selce biconvessa, luna
del tuo più primo amore,
è l'origine dei poeti -
- e tu? Cosa scrivi?
Spezza in marosi morsicati
la chiglia, lei belva, la sabbia
della clessidra:
chi sa farla andare?

- Senza destino -
È' una bestemmia, così pare e spesso la dici
Ma non proprio la dici:
Io sono figlio e padre,
sete ed acqua, ma non ho da bere
che polvere -
preghiera zitta che giace nel fondo.
Dolce, dolcissima madre, sembra una parola, è un olmo divelto
Dal grande boscaiolo donna che abita
nel folto di questa chioma,

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