poesie » Poesia filosofica » Questo
Questo
I
Dolce per davvero, sembra uscita
da un glossario
Uno strano frutto appeso a un albero assalito
dalle cimici - per immaginarla -
Non la pronunci - ma
spacchi in
due il melograno come non facessi altro
da sempre il senso del futuro
che ti macchia
i polsi
della camicia -
la solita cosa.
Non è una parola e se lo è,
è la più difficile
Vedi? Non muore - sopravvive -
Non ha nulla a che vedere con la bocca
né i fiumi, i miei spazi
dove cerco di
ricordare
II
da dove viene la forma della mia pancia
in cui respiri, ti spaventi
perché sei stata
innamorata
Non è parola, è selce biconvessa, luna
del tuo più primo amore,
è l'origine dei poeti -
- e tu? Cosa scrivi?
Spezza in marosi morsicati
la chiglia, lei belva, la sabbia
della clessidra:
chi sa farla andare?
- Senza destino -
È' una bestemmia, così pare e spesso la dici
Ma non proprio la dici:
Io sono figlio e padre,
sete ed acqua, ma non ho da bere
che polvere -
preghiera zitta che giace nel fondo.
Dolce, dolcissima madre, sembra una parola, è un olmo divelto
Dal grande boscaiolo donna che abita
nel folto di questa chioma,
una pulce
sul dorso di una cagna.
Potevo stare ben peggio che seduto
qui a denunciare qualcosa in
cui io solo credo,
III
sapendo che alla fine non conta:
i miei occhi feriti, adunati intorno al
trapezio della luce
illudente, inventata, atterrita
di un piccolo tremore
sulle foglie -
ne ho le tasche piene,
ma non temere per la fame, ce n'è un po'
dappertutto -
nella metafora o meno. Vorrei
leggere le poesie che
Basho sotterrò ai piedi
di quel banano che oggi tutti i poeti
portano in spalla,
per concimare.
L'ape è, il fagiolo è - è la ragione
per cui io sono e
la madreforma madreforma - è la ragione
per cui il
polpo è il polpo soltanto,
Il muro e l'unghia
unghia e muro
per quanto ne dicano
i sofisti
il verme? Verme. La fossa fossa,
il limone addossato
alla finestra
è quello che mio nonno ha piantato
nel cortile, un mattino
d'estate che
è sempre l'estate nel
cortile dei limoni. Il libro,
il 98 - il libro e l'anno che ho cambiato indirizzo
di corrispondenza -
Vedo, passo; parlano
di letteratura a vanvera
i pioppi dorati.
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