Ho visto calare
le tue palpebre
come un sipario inceppato
dallo sgomento
nell'ultima scena...
dove il buio avvolge
il dramma del sole
che si ritrova singhiozzante
annaspando
nel circo degli orrori...
chi saprà comprendere
se oltre la bellezza
di un emozione
muore
il richiamo di amore...
inesorabile sentenza
di una libertà
che sogghigna
della sua malcelata verità...
trasparente di dolore
agli occhi
senza riflessi di stelle.
Quello che sogni
è proprio ciò
che si allontana
in evanescente presenza
ma forte e vivido pensiero...
lotti così per far si
che il tuo donare
l'espressione del cuore...
sia presente vissuto
di alba nascente
lungo lo spettrale viale
con echi di carrozze
che smuovono
nella loro oscura corsa
sul selciato dell'ottusità...
bandiere sbiadite di gioia
piantate nel fango
dal tramonto...
che scorre nella clessidra
dell'imprevedibilità..
con la sorpresa
del ritorno dell'arcobaleno.