Voglio scrivere un poema infinito
che non trovi mai fondo
che parli d'amore
perso nel tempo
smarrito nella tempesta
che nessuno posso dimenticare
e lo legga
giorno dopo giorno
anno dopo anno
infinitamente
con tutto l'animo e la tristezza
che mista a felicità
lo liberi leggero
soave,
come una musica senza parole
che volteggia lieve,
come una vedova che si dispera
col sangue dell'amato perso in guerra
e corra verso il nulla per trovar pace
e corra
corra, corra e corra ancora
e come il pazzo che sà di non esser pazzo
ma sente ed ascolta
solo lui sà che
e colui che punta il dito
gli si spezzi la mano,
perche colui che non sà e non conosce
non possa giudicare
quel pazzo che io mi sento,
Nella testa si affolla
una miriade di pensieri
intricati tra loro
imbevuti di vino
spasmodici
senza confini.
Una corona di spine per il re dei matti!!!
Pazzo Io son questo
senza rimedio nè cura.
Uno scrivano disperso che senza cultura
e solo con lo spirito e le lacrime di un amore
perso abbozza con il cuore tetro
con la speranza persa ma scritta tante volte
cerca un affermazione vana
che lui è uomo
magari pazzo...
mà non rana
che ha solo un suono
GRA GRA GRA.