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Le mille parole dell’anima
incombono nella malinconia più
totale, profondando in
un labirinto pieno di
trappole, senza riuscire
a ritrovare la via d’uscita.

Una via difficile, quanto
assai amara da non sapere,
e pure sei costretto a guardare
avanti senza mai voltarti
per la paura, di guardarti allo
specchio è non sapere
più chi sei, distrutta dalla
collera, presa dalle mille
personalità che assume
il re supremo dell’immortalità,
non ti da tregua ma…

ti ricorre senza mai stancarsi
e ti ritrovi a correre più veloce
del vento per non cadere nel
suo groviglio, perché una volta
scivolati nel tunell dell’oltretomba
cadi, perdendoti nelle profondità
più oscure del regno d’ogni
epoca.

Cadi in un profondo sonno,
un sonnolenza quanto vera
quanto falsa per le lacrime
che cadono dall’ inquieto
sguardo per poi finire per
infilzare il cuore con
un urlo assai tremante,
quanto terrificante incapace
di comprendere il significato
dell’amore e della libertà.

 

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4 commenti:

  • Anonimo il 02/03/2010 09:57
    Trasmette tanta desolazione. Buona poesia se è la tristezza, la protagonista. Un caro saluto.
  • dario spelorzi il 23/07/2007 12:17
    la vita, lungo sentiero di montagna con tutte le sue difficoltà, però con pazienzauna volta sulla cima si può gustare un paesaggio stupendo. bella ciao dario
  • sara rota il 23/07/2007 11:12
    La vita e le sue peripezie... fasi di dolore, paure, ma anche tante gioie. Aspetta di nuovo la via della "luce" dopo questo buio e saprai di avercela fatta.

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