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Estate

Era un'estate calda.
Faceva caldo come non lo aveva mai fatto negli ultimi tempi.
Fuori in giro non c'era nessuno, non si sentiva il minimo rumore, era come se il mondo fosse chiuso nella stanza di ogni persona.
Il ventilatore era oramai acceso da 12 ore, la notte era stata lunga e pesante, nel letto ci si spostava di continuo nella speranza di sentire il fresco delle lenzuola.
Ogni minimo alito di aria era fonte di sollievo.
Il movimento del ventilatore era accompagnato da un senso di gioia ogni volta che puntava verso il letto.
La stanza era buia, entrava giusto un filo di luce dalle persiane non chiuse bene che si scontrava con il muro.
Il silenzio era tagliato ogni tanto da un rumore sordo e cupo.
Che invidia per quei pesci, che girano per tutto l'acquario, ornato di piante e oggetti dove poter nascondersi o andar a dormire.
Con quel caldo il limite della sopportazione cala drasticamente, ogni minima cosa può diventare pesante da sopportare, quel rumore sordo che ogni tanto si sente più passa il tempo e più diventa fastidioso.
Una cosa che è conseguenza del gran caldo è il silenzio, si cerca di far il minimo dei movimenti.
Ma quel rumore...
Quel rumore aumenta sempre più, è sempre più frequente, lo si sente avvicinarsi ed allontanarsi, a tratti è come se fosse dentro di me.
E basta!... già fa caldo, ma cos'è ?
Sembra un ronzio, mamma mia già fa caldo, uffa non si respira, come ti muovi sudi, ci mancava solo questo.
Forse è meglio restar immobili, fermo per un po' qua.
Ecco si, così va bene, ah che bell'aria, ottima idea il ventilatore, ma perché non
bloccarlo in una direzione?
Troppa fatica muoversi, ma forse anche tener la porta chiusa non credo sia una buona idea, oramai è fatta, meglio aspettare la sera e il rinfrescare della notte.
Peggio il caldo o il freddo?
Questo si che è un bel dilemma.
Io credo sia peggio il freddo, non mi piace star in giro con il freddo.
Con il caldo invece, si può andare nei parchi, si può mangiare fuori nei giardini sia privati che pubblici, si può, volendo, restare in casa, entrare ed uscire senza problemi.
Insomma con il caldo ci sono molti posti dove si può andare, incontrare tanta gente, certo è anche più pericoloso, ci sono molti più rischi, più persone in giro, più pericoli, però vuoi mettere la bellezza d'andare in giro liberamente da un posto ad un altro?
Caldo vuol dire sole, sole vuol dire belle giornate che significano tanta gente in giro, tanti animali, tanti bambini e tanto cibo sulle tavole di casa, di legno nel parco piene di ogni cosa da mangiare.
Tanti incontri, già, quando si è tutti in giro, tutti all'aperto c'è una gran possibilità di fare tanti incontri, di star insieme, di partecipare a picnic, a grandi tavolate e via con le briciole ovunque.
Certo il rischio incidenti come detto è maggiore, poi da quando ci sono quelle infernali macchinette in giro, il pericolo le sere è aumentato notevolmente.
Già perché oramai stanno ovunque, come ti giri, come ti sposti da un posto ad un altro ecco spuntarne una, come si stava meglio senza, ma io dico chi ne sentiva il bisogno? Erano proprio necessarie?
Diciamo che la stanza chiusa si sopporta, prima o poi verrà aperta, ma questo rumore non lo sopporto più.
Possibile che un essere umano generi tanto rumore quando dorme?
E poi dicono che siamo fastidiose noi mosche.

 

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1 commenti:

  • Bob di Twin Peaks il 16/01/2011 14:53
    Bel racconto, la descrizione del caldo opprimente è perfetta, mi è quasi passata la voglia di desiderarlo, e la frase finale ti rigira come un calzetto, come la novella "sentinella", non mi ricordo di che scrittore famoso sia

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