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La spina

Al pontefice io scrivo
senza essere allusivo,
sarei morto naturalmente
ma vivo artificialmente
chè alla macchina attaccato
la morte ho allontanato.
Immobile trascorro le ore
attaccato al mio dolore,
gli uccellini sento cinguettare
e nel cielo danzare,
a me immobile nel letto
mi fann solo dispetto.
Non è invidia la mia
è solo apatia
è solo la tristezza
di non poter fare più una carezza
di non poter far più un passo
di essere come un sasso.
In silenzio trascorro le ore
sento la macchina che fa da cuore
non è etico vivere in questo modo,
con in testa fisso un chiodo
di staccare quella spina
che alla vita non mi avvicina
dalla morte non mi allontana
ma mi lascia in campana,
che presto possa suonare
per poter annunciare
la fine di questo stato
e il vagito di un neonato
che la speranza possa dare
e la vita far amare.
A voi tutti mi rivolgo
e il disturbo ora tolgo,
non vi attaccate alla vita
finché non è finita,
non fate come il vorace
che non è capace
di assaggiare solamente
ciò che è offerto abbondantemente.
La vita mi ha insegnato
a non esserle attaccato
e di poter apprezzare
tutto quello che ha da dare,
se son gioie o dolori
sono sempre i colori
di colui cha ha disegnato
la vita che ci ha donato,
ma quella artificiale
è come un davanzale
al quale ti puoi affacciare
e il mondo solo guardare.
La vita si mi è cara
la morte non più amara
e consapevole vi chiedo
e da voi mi congedo
quella spina per me staccate
e il riposo a me date.

 

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5 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Ferdinando il 27/10/2016 13:46
    ottima... complimenti.

5 commenti:

  • Anonimo il 23/12/2012 08:43
    È talmente PIENA, VERA la vita che DIO ha voluto darci, che non posso proprio pensare voglia volere per noi quel vegetare artificiale che tanti arroganti presuntuosi si ostinano ad imporre a chi soffre, anzichè farsi semplicemente FRATELLO e SORELLA che accompagni, passo passo, la volontà e le reali capacità di chi soffre e padrone di quel soffrire ha tutto il DIRITTO di essere. Per essere lui a VIVERE IL SUO DOLORE, LA SUA VITA, LA SUA MORTE.
    Ti sono VICINA, fratello mio. Sia con te, sempre, il Dio dell'AMORE, della LIBERTA', della RESPONSABILITA' PERSONALE, dell'AUTENTICITA'. Perchè sia VERA e TUA -TUA- fino all'ultimo la tua vita, il TUO USO di TUTTO ciò che la vita ti ha dato e ti dà ancora perchè VITA VERA e TUTTA TUA TU possa farne.
    Un fortissimo abbraccio. Vera
  • Anonimo il 25/10/2009 11:45
    piaciuta!
  • Anonimo il 03/05/2009 13:13
    Complimenti! ... emy
  • francesco roccia il 09/12/2008 17:00
    bella ma triste
  • Anonimo il 04/10/2007 09:02
    Mi è piaciuta molto e l'ho letta tutto di un fiato rischiando di rimanere senza aria ma ne è valsa la pena
    Mi sono piaciute tutte le parti ancora complimenti

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