Ringrazio tutti e tutte per i commenti del giugno scorso che non avevo ancora visti e ai quali non avevo risposto. Grazie per le vostre parole. E grazie a te, Giacomo Scimonelli per l'attuale commento.
''.. Poter sentire sulle gote ancora
Quelle soccorrevoli goccioline
Che nel viso prendevano dimora...
Invece son come il letto d'un fiume
Asciutto, pien di sassi e desolato,
Nell'attesa di un'acqua che non viene.''
L'adulto, pietrificato dalle prove dure della vita, rimpiange quelle lacrime futili che i bambini sanno facilmente versare per un nonnulla... Poesie molto bella, diretta.
Bravo Luigi è molto semplice e per questo mi piace tanto fa provare emozioni e capire il significato. Le lacrime di un bambino escono per nulla e poi si asciugano subito, ma io capisco cosa vuoi dire che a volte senti tanto dolore e vorresti farlo scorrere come un fiume sempre più lontano. È più bello sfogarsi e poi dimenticare tutto almeno per un po'
Anonimo il 14/06/2011 09:22
spero che il letto del tuo fiume si riempia di lacrime di gioia... bravo luigi