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A Claudia

Traversi il senso annebbiando il logico,
nulla può esser sol questo
lo spiegare del mio tremito.
Prigioni il pensiero,
parole mutano,
si fan sogni reali nel suono di poesia.
Tu,
come fascio d'oro
squarci la buia stanza,
trafiggi il colmo calice,
muti il morto bordò
in prisma scintillante rubino.
Io,
così sento,
così sono,
sospeso in questa sinfonia,
come nota mal carpita,
che in aria fugge dimenticata,
svanisce sola
lasciando vuoto.

 

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2 commenti:

  • claudia checchi il 16/06/2008 16:22
    trovo molto bella questa poesia ---forse perche porta il mio nome, pura coincidenza ---grazie
  • Gabriella Salvatore il 12/11/2007 22:54
    una bella dedica "muti ilmorto bordò in prisma scintillante rubino", mi piace molto

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