È stato forse
un fortuito incontro di strade
quella metà del nostro segreto
che hai lasciato
a me come incombenza:
è dura, adesso,
il doverla accoppiare
- il problema, vedi, sta nella parola,
puoi dirle tutte le parole che sai,
puoi scavarle dentro la tua vita
farti sanguinare le dita,
gridarle col silenzio nella gola:
ma nessuna, credimi, nessuna
aspetta più l'incarnazione,
tantomeno
gli essenziali alfabeti.
Anni così lunghi in breve durata
ammassati nei cunicoli dello schema
... affollate ombre da stiva
da deriva di nave schiantata
- eppure potrei dirti
della loro fede indefettibile, e che furono asilo
a un'idea di quel sale del sangue
che rende il sangue
nostra ampolla e creatura
... anni persi al volo, di corsa
come i tram della prima mattina
a sostanziarne il fermo-immagine
scambiato per ritmo d'avventura
- il tempo sparso nella calca del mondo
non ha che un moto d'avvio sulla moviole:
lo scatto iniziale
del suo buio trasparente di luce
... l'esilio che sempre ci chiama
a restare dove siamo,
le vittorie dalle ali aperte
ma ancora e sempre senza volo:
il reso non è che lo scorrere
di una bobina non registrata.