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Poesie di Alberto Bevilacqua

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È stato forse

È stato forse
un fortuito incontro di strade
quella metà del nostro segreto
che hai lasciato
a me come incombenza:
è dura, adesso,
il doverla accoppiare
- il problema, vedi, sta nella parola,
puoi dirle tutte le parole che sai,
puoi scavarle dentro la tua vita
farti sanguinare le dita,
gridarle col silenzio nella gola:
ma nessuna, credimi, nessuna
aspetta più l'incarnazione,
tantomeno
gli essenziali alfabeti.



Registrazione di anni, di eventi

Anni così lunghi in breve durata
ammassati nei cunicoli dello schema
... affollate ombre da stiva
da deriva di nave schiantata
- eppure potrei dirti
della loro fede indefettibile, e che furono asilo
a un'idea di quel sale del sangue
che rende il sangue
nostra ampolla e creatura
... anni persi al volo, di corsa
come i tram della prima mattina
a sostanziarne il fermo-immagine
scambiato per ritmo d'avventura
- il tempo sparso nella calca del mondo
non ha che un moto d'avvio sulla moviole:
lo scatto iniziale
del suo buio trasparente di luce
... l'esilio che sempre ci chiama
a restare dove siamo,
le vittorie dalle ali aperte
ma ancora e sempre senza volo:
il reso non è che lo scorrere
di una bobina non registrata.