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Il gobbo

Dalla solita sponda del mattino
io mi guadagno palmo a palmo il giorno:
il giorno dalle acque così grigie,
dall'espressione assente.
Il giorno io lo guadagno con fatica
tra le due sponde che non si risolvono,
insoluta io stessa per la vita
... e nessuno m'aiuta.
Mi viene a volte un gobbo sfaccendato,
un simbolo presago d'allegrezza
che ha il dono di una stana profezia.
E perché vada incontro alla promessa
lui mi traghetta sulle proprie spalle.

 


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7 commenti    

7 commenti:

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  • patrizia chini il 10/02/2012 12:00
    una alta espressione lirica del dolore e della solitudine che lo assedia... in quel deserto di affetti un gobbo... credo sia una metafora dell'assistenza "storpia" ai disabili ma che è necessaria, accettata e amata
  • patrizia chini il 10/02/2012 12:00
    una alta espressione lirica del dolore e della solitudine che lo assedia... in quel deserto di affetti un gobbo... credo sia una metafora dell'assistenza "storpia" ai disabili ma che è necessaria, accettata e amata
  • YURI STORAI il 17/03/2011 01:47
    stupenda, molto toccante, la lucidità del dolore ed il miraggio della speranza
  • Giuseppe Bellanca il 27/11/2009 09:15
    Una poesia molto intensa vissuta dalle sponde del naviglio immagini di una vita sofferta, ammalata, senza nessuno aiuto, abbandonata a se stessa... nasce la figura di un gobbo che rallegra la sua fantasia e la trasporta nel grigiore della vita. Poesia molto sofferta dalla grande Poetessa. Bellissima e coinvolgente.
  • silvia bonezzi il 23/11/2009 13:00
    bellissima
  • il 04/11/2009 13:54
    Profonda...
  • il 02/11/2009 23:21
    STUPENDA POESIA.