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Poesie di Catullo

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Vita e amore a noi due Lesbia

Vita e amore a noi due Lesbia
e ogni acida censura di vecchi
come un soldo bucato gettiamo via.
Il sole che muore rinascerà
ma questa luce nostra fuggitiva
una volta abbattuta, dormiremo
Dammi baci cento baci mille baci
e ancora baci cento baci e mille baci!
Le miriadi dei nostri baci
tante saranno che dovremo poi
per non cadere nelle malie
di un invidioso che sappia troppo,
perderne il conto scordare tutto.

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Dopo aver traversato terre e mari

Dopo aver traversato terre e mari,
eccomi, con queste povere offerte agli dei sotterranei,
estremo dono di morte per te, fratello,
a dire vane parole alle tue ceneri mute,
perché te, proprio te, la sorte m' ha portato via,
infelice fratello, strappato a me così crudelmente.
Ma ora, così come sono, accetta queste offerte
bagnate di molto pianto fraterno:
le porto seguendo l'antica usanza degli avi,
come dolente dono agli dei sotterranei.
E ti saluto per sempre, fratello, addio!

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Povero Catullo, smettila di illuderti!

Povero Catullo, smettila di illuderti!
Ciò che è perso - e lo sai - è perso : ammettilo.
Giorni di luce i tuoi, un lampo lontano,
quando correvi dove la tua fanciulla ti chiamava,
lei amata come nessuna sarà mai.
Quanta allegria, allora : quanti giochi
volevi, e lei accettava.
Davvero un lampo lontano, quei giorni.
Ora non vuole più : e tu devi accettare.
Non seguirla, se fugge, e non chiuderti alla vita :
resisti, con tutte le tue forze.
Addio, fanciulla. Catullo è forte :
non verrà a cercarti, non ti pregherà , se tu non vuoi.
Ma tu, senza le sue preghiere, soffrirai.
Ah, infelice, che vita ti rimane?
Chi ti vorrà ? A chi sembrerai bella?
Chi amerai? Chi ti dirà : " Sei mia! " ?
Chi bacerai? A chi morderai le labbra?
Ma tu, Catullo, non cedere, resisti

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carme LXXV

Huc est mens deducta tua, mea Lesbia, culpa
atque ita se officio perdidit ipsa suo,
ut iam nec bene velle queat tibi, si optumas fias,
nec desistere amare, omnia si facias.

Traduzione:

A tal punto il mio cuore fu ridotto, mia Lesbia, per colpa tua
ed essa proprio nel suo dovere si è distrutta
perchè ormai non potrei nè volerti bene, se compissi azioni ottime,
nè smettere di amarti, se facessi di tutto.

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Odi et amo

Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.

(Ti odio e ti amo. Come possa fare ciò, forse ti chiedi.
Non lo so, ma sento che così avviene e me ne tormento.)

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