A raccontare di novelli giorni
è compito d'oggi
agli sciami di stelle che ninnolano
incolumi il nostro momento.
Un un frullio, ancora uno e ancora un altro
è assente l'ondeggiare d'oceano
a far da melodia di fondo
nelle prateria dello spirito
Una stretta di venti
ciò che difettava
Averlo qui accanto
è adesso lo sbocciar
di questa Primavera
Sbocconcello il mio riguardo mirandoti
Paio bambina che si cela
Oltre i tuoi occhi
Proferir vorrei moltitudini
Di tenero amore
Ahimè argino il fiato
Si ferma nel intervallo del alito
ed ancora
Sospiro e soffio nel adorati
E tu m'osservi
Ballando nel vento
L'armonia è ritmo del mio cuore
E tu m'odi muto cingendomi
attendendo che i margini
s'accomunino ad albe nuove
la dove aurora e perle di brina
Odorino di te
Dormi tra le mie braccia
e allenta la presa sul mondo esterno
che non esiste adesso.
Esiste solo la presa delle mie mani
su questa notte
appiccicata
come caramello sulle mie dita
intente a sciogliere dolcemente
i tuoi dubbi
e i tuoi capelli intrecciati.
Come sabbia di mare al tramonto
la tua pelle rilascia calore
che fluisce dentro di me
tra i profumi del buio.
Trappole,
sono pericolose trappole
il tuo respiro scostante,
i tuoi movimenti
sul mio petto,
le tue carezze al mio corpo
nel sonno.
Trappole a catturarmi un sorriso
ingabbiato nei miei baci
sulla tua nuca
mentre in risposta
schiocchi languidi,
dolcissimi e sordi
delle tue labbra
indugiano sul mio petto
come esca di richiamo.
È troppo tardi
per fuggire da questo pensiero
che mi attraversa la mente.
Hai vinto, sono nella tua rete.
Mi sono innamorato di te
Perché non avevo niente da fare
Il giorno volevo qualcuno da incontrare
La notte volevo qualcuno da sognare
Mi sono innamorato di te
Perché non potevo più stare solo
Il giorno volevo parlare dei miei sogni
La notte parlare d'amore
Ed ora
che avrei mille cose da fare
io sento i miei sogni svanire
ma non so più pensare
a nient' altro che a te
Mi sono innamorato di te
E adesso non so neppure io cosa fare
Il giorno mi pento di averti incontrata
la notte ti vengo a cercare
Siamo di passaggio
consumandoci pian piano
fra ricordi che si scordano
di noi, vivendo nel passato
inquieto, cercato dal presente
che lo avverte di come stiamo
se soffriamo quando dimentichiamo
le nostre incaute ferite disarmate
nei confini martoriati da pallottole
spuntate
Siamo di passaggio e vorremmo
sentirci vivi, anche se nati sotto
una cattiva stella, denutrita