Corpi belli di morti, che vecchiezza non colse:
li chiusero, con lacrime, in mausolei preziosi,
con gelsomini ai piedi e al capo rose.
Tali sono le brame che trascorsero
inadempiute, senza voluttuose
notti, senza mattini luminosi.
Hai detto: "Per altre terre andrò, per altro mare.
Altra città, più amabile di questa, dove
ogni mio sforzo è votato al fallimento,
dove il mio cuore come un morto sta sepolto,
ci sarà pure. Fino a quando patirò questa mia inerzia?
Dei lunghi anni, se mi guardo attorno,
della mia vita consumata qui, non vedo
che nere macerie e solitudine e rovina".
Non troverai altro luogo non troverai altro mare.
La città ti verrà dietro. Andrai vagando
per le stesse strade. Invecchierai nello stesso quartiere.
Imbiancherai in queste stesse case. Sempre
farai capo a questa città. Altrove, non sperare,
non c'è nave non c'è strada per te.
Perché sciupando la tua vita in questo angolo discreto
tu l'hai sciupata su tutta la terra.
Segue a un giorno monotono un nuovo
giorno, monotono, immutabile.
Accadranno le stesse cose, accadranno di nuovo.
Tutti i momenti uguali vengono, se ne vanno.
Un mese passa e un altro mese accompagna.
Ciò che viene si immagina senza calcoli strani:
è l'ieri, con la nota noia stagna.
E il domani non sembra più domani.
Corpo, rammenta, e non soltanto come
amato fosti, i letti ove giacesti.
Ma quelle brame che riscintillavano
chiare, per te, negli occhi,
nella voce tremavano - e furono
vane per sorte.
Ora che tutto affonda nel passato,
pare che a quelle brame tu ti sia
abbandonato... come scintillavano
negli occhi fisi su di te, rammenta,
e nella voce come tremavano per te, rammenta, corpo.
Non conobbi legami. Allo sbaraglio andai
A godimenti ora reali e ora,
turbinanti nell'anima,
andai dentro la notte illuminata.
M'abbeverai dei più gagliardi vini,
quali bevono i prodi del piacere.
Costantino Kavafis (nome reale Konstantinos Petrou Kavafis, 1863-1933) è stato un giornalista e poeta greco.
Considerato anticonformista e scettico, Kavafis venne giudicato con diffidenza dai suoi contemporanei che lo ritenevano una minaccia per i valori della religione cattolica, l'eterosessualità e della patria greca.
Constantinos Kavafis ha dato vita ad un'intensa produzione letteraria, che conta ben 154 poesie, anche se molte sono rimaste incomplete e non pubblicate.