Va bene, hai ragione,
se ti vuoi ammazzare.
Vivere é un offesa
che desta indignazione...
Ma per ora rimanda...
È solo un breve invito, rinvialo.
Va bene, hai ragione,
se ti vuoi sparare.
Un giorno lo farai
con determinazione.
Ma per ora rimanda...
È solo un breve invito, rinvialo.
Questa parvenza di vita
ha reso antiquato il suicidio.
Questa parvenza di vita, signore,
non lo merita...
solo una migliore.
Certe notti per dormire mi metto a leggere,
e invece avrei bisogno di attimi di silenzio.
Certe volte anche con te, e sai che ti voglio bene,
mi arrabbio inutilmente senza una vera ragione.
Sulle strade al mattino il troppo traffico mi sfianca;
mi innervosiscono i semafori e gli stop, e la sera ritorno con malesseri speciali.
Non servono tranquillanti o terapie
ci vuole un'altra vita.
Su divani, abbandonati a telecomandi in mano
storie di sottofondo Dallas e i Ricchi Piangono.
Sulle strade la terza linea del metrò che avanza,
e macchine parcheggiate in tripla fila,
e la sera ritorno con la noia e la stanchezza.
Non servono più eccitanti o ideologie
ci vuole un'altra vita.
Chissà cosa mormora il vento
stasera col suo lamento
dietro la porta laggiù.
Di già il caminetto s'é spento
io chiudo gli occhi e rammento
gli amori di gioventù.
Di voi che resta antichi amori
giorni di festa teneri ardori
solo una mesta
foto ingiallita fra le mie dita.
Di voi che resta sguardi innocenti
lacrime e risa e giuramenti
solo sepolto in un cassetto qualche biglietto.
Sere d'aprile sogni incantati
capelli al vento baci rubati
che resta dunque di tutto ciò ditemi un pò.
Rivedo un viso mormoro un nome
ma non ricordo quando né come
penso a un villaggio dove non so se tornerò.
Mai più mano con mano nel buio
stupiti d'essere due felici senza perché.
Mai più fiori nascosti nel libro
il cui profumo ci inebria ma presto evapora ahimé.
Di voi che resta antichi amori
grandi segreti complici cuori
solo nel petto male guarita una ferita.
Di voi che resta parole audaci carezze caste timide braci
solo una cenere che più non fuma ma si consuma.
Chiari di luna dolci sentieri e tu perduta anima di ieri
perché sparisti chi ti rubò dimmelo un pò.
Solo un motivo risento ancora d'un fuggitivo disco d'allora
e a un luogo penso dove non so se tornerò.
Seduto sotto un albero a meditare
mi vedevo immobile danzare con il tempo
come un filo d'erba
che si inchina alla brezza di maggio
o alle sue intemperie.
Alla rugiada che si posa sui fiori
quando s'annuncia l'autunno
assomiglio
io che devo svanire
e vorrei
sospendermi nel nulla
ridurmi
e diventare nulla.
Tauto teni zon kai
teteenekos kai egregoros
kai kateeeudon kai neon kai
geeeraion tade gar
metapesonta ekeina esti
kakeina palin tauta.
Passano gli anni,
i treni, i topi per le fogne,
i pezzi in radio,
le illusioni, le cicogne.
Passa la gioventù,
non te ne fare un vanto:
lo sai che tutto cambia,
nulla si può fermare.
Cambiano i regni,
le stagioni, i presidenti, le religioni, gli urlettini
dei cantanti...
e intanto passa ignaro
il vero senso della vita.
Si cambia amore, idea, umore,
per noi che siamo solo di passaggio.
L'Informazione, il Coito, la Locomozione.
Diametrali Delimitazioni,
Settecentoventi Case.
Soffia la Verità
nel Libro della Formazione.
Passano gli alimenti,
le voglie, i santi, i malcontenti.
Non ci si può bagnare
due volte nello stesso fiume,
né prevedere i cambiamenti di costume.
E intanto passa ignaro
il vero senso della vita.
Ci cambiano capelli, denti e seni,
a noi che siamo solo di passaggio.
Eipaz Kleombrotoz _pas hélie chàire Kleombrotos
wmbraÉiwthz hlat aj ufhlou
Hombrakiotes hèlat ' af ' hupselù
teiceoz eiz Aden, teicheos eis Aìden,
axion ouden idwn Janatou axion udèn idòn thanàtu
ÉaÉon, alla Platwnoz kakòn allà Plàtonos
(hen to peri psuches gramm
'analexamenos).