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In riva al mare

Tirreno, anche il mio petto è un mar profondo,
E di tempeste, o grande, a te non cede:
L'anima mia rugge ne' flutti, e a tondo
Suoi brevi lidi e il picciol cielo fiede.

Tra le sucide schiume anche dal fondo
Stride la rena: e qua e là si vede
Qualche cetaceo stupido ed immondo
Boccheggiar ritto dietro immonde prede.

La ragion de le sue vedette algenti
Contempla e addita e conta ad una ad una
Onde belve ed arene invan furenti:

Come su questa solitaria duna
L'ire tue negre e gli autunnali venti
Inutil lampa illumina la luna.

 


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1 commenti    

1 commenti:

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  • Andrea Contenti il 14/04/2010 03:59
    Grande Cardu, non rientri nel mio gruppo dei "preferiti", ma lo stile è inconfondibile! Ovunque tu sia, per favore porgi i miei saluti al Pascoli