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Novembre

Gemmea l’aria, il sole così chiaro,
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
e del prunalbo l’odorino amaro,
senti nel cuore…
Ma secco è il pruno, e le stecchite piante,
di nere trame segnano il sereno,
e vuoto è il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno.
Silenzio, intorno: solo, alle venate,
odi lontano, da giardini ed orti,
di foglie un cader fragile. È l’estate,
fredda, dei morti

 


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5 commenti    

5 commenti:

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  • Emiliano Francesconi il 09/12/2013 14:41
    Che meravigliosa ed incantevole melodia d'autunno!!!!! Grazie maestro mio!!!!!
  • Francesco Scardone il 19/02/2010 23:47
    beh pascoli ne ha scritte di più belle
  • isabella zangrando il 27/01/2010 17:36
    è la poesia di Pascoli che prediligo, la sua immediatezza e la capacità di associare immagini distanti eppure sorelle è unica. La morte accompagna il poeta e la Natura se ne fa specchio. Sarà un tema a lungo discusso in tutte le culture e in tutte le epoche.
  • Piero Simoni il 25/12/2009 18:56
    ... odi lontano di foglie un cader fragile...; ... l'estate, fredda, dei morti... non c'è bisogno di fare commenti
  • il 28/03/2009 06:02
    "Ma secco è il pruno, e le stecchite piante,
    di nere trame segnano il sereno,
    e vuoto è il cielo, e cavo al piè sonante
    sembra il terreno."

    triste melanconia d'autunno,
    ancor più ora che è primavera...