Tra le mie preferite di Ungaretti. Le foglie appena appese agli alberi e in procinto di cadere da un momento all'altro, rappresentano la disperata e al tempo stesso ineluttabile incertezza dei soldati al fronte.
La conoscevo già, è bella come la poesia e triste come la guerra. Un Ungaretti superlativo, come sempre.
il 26/12/2009 18:34
Boom! Bellissima..
il 25/12/2009 08:19
Ecco "la poesia" dice tutto con poche parole. Il romanzo dice poco con molte parole... questa è forse la mia preferita. Bravissimo Ungaretti...è superfluo dirlo.
il 24/11/2009 20:44
sensazionale... bellissima... e chi più ne ha... ne metta
Il soldato non può fare conto del futuro: potrebbe cadere come le foglie rubiconde si staccano dal ramo... Intensa come solo Ungaretti poteva renderla.