Io sono meno impaziente del vento, tuttavia devo andare.
Per noi, viandanti eternamente alla ricerca della via più solitaria, non inizia il giorno dove un altro giorno finisce, e nessuna aurora ci trova dove ci ha lasciato al tramonto.
Anche quando dorme la terra, noi procediamo nel viaggio.
Siamo i semi della tenace pianta, ed è nella nostra maturità e pienezza di cuore che veniamo consegnati al vento e dispersi.
La passione spinge il nostro cuore
a diventare un campo di battaglia,
mentre la ragione vuole trasformare
la discordia, la rivalità, l'incomprensione
in sentimenti che conducono
all'armonia e alla felicità.
Per questo la ragione e la passione
sono il timone e le vele
della nostra anima.
Se le vele o il timone si dovessero spezzare
finiremmo per essere sballottati
e portati alla deriva, oppure
per restare fermi in mezzo al mare.
La ragione cerca di fare della passione
un canto, e la dirige e la fa rinascere rinnovata
come la fenice dalle proprie ceneri.
È bene considerare il giudizio e il desiderio
come due graditi ospiti
ed amarli, l'uno non più dell'altro
poiché chi è più premuroso verso uno
perde l'affetto e la fiducia di entrambi.
Quando la fresca ombra dei pioppi
la pace e la tenerezza di prati e campi lontani
entrano nel silenzio del nostro cuore
e quando il temporale e il vento forte
scuotono la foresta
e il tuono e il fulmine
proclamano la maestà del cielo.
Allora, solo allora
saremo in grado di comprendere
che Dio riposa nella ragione
e si muove nella passione.
E noi che siamo suoi figli
dovremmo fare la stessa cosa.
Conoscere il segreto della morte
significa cercare nel cuore della vita
svelare il mistero della luce.
Significa spalancare le porte del cuore
sui cieli dell'universo,
poiché la vita e la morte sono unite
indivisibili
proprio come lo sono il fiume e il mare
la terra e il cielo, l'alba e il tramonto
ed è nel profondo delle speranze
e dei desideri
che giace silenziosa
la conoscenza dell'aldilà.
E così come semi sognanti sotto la neve
ogni cuore sogna la primavera.
Così nei sogni
è nascosto il cancello dell'eternità.
E così morire
è bere dal fiume del silenzio
è scalare la cima del monte
significa stare nudi nel vento
e sciogliersi al sole.
Significa liberare il respiro
perché possa elevarsi
e cercare Dio.
La mente soppesa e misura,
ma è lo spirito che giunge al cuore della vita
e ne abbraccia il segreto;
e il seme dello spirito è immortale.
Il vento puo' soffiare e placarsi,
e il mare fluire e rifluire:
ma il cuore della vita
è sfera immobile e serena,
e in quel punto rifulge
una stella che è fissa in eterno.
La poesia è il salvagente
cui mi aggrappo
quando tutto sembra svanire.
Quando il mio cuore gronda
per lo strazio delle parole che feriscono,
dei silenzi che trascinano verso il precipizio.
Quando sono diventato così impenetrabile
che neanche l'aria
riesce a passare.
Khalil Gibran (1883 - 1931) è stato un poeta, filosofo e pittore libanese.
Fra le opere più diffuse di Khalil Gibran si ricordano Il Profeta e Massime spirituali.
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