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Poesie di Luciano Ligabue

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Niente paura

A parte che gli anni passano per non ripassare più
e il cielo promette di tutto ma resta nascosto lì dietro il suo blu
ed anche le donne passano qualcuna anche per di qua
qualcuna ci ha messo un minuto
qualcuna è partita ma non se ne va

Niente paura, niente paura
Niente paura, ci pensa la vita mi han detto così...
Niente paura, niente paura
niente paura, si vede la luna perfino da qui.

A parte che ho ancora il vomito per quello che riescono a dire
Non so se son peggio le balle oppure le facce che riescono a fare.
A parte che i sogni passano se uno li fa passare
alcuni li hai sempre difesi altri hai dovuto vederli finire

Niente paura, niente paura
Niente paura, ci pensa la vita mi han detto così...
Niente paura, niente paura
niente paura, si vede la luna perfino da qui.

Tira sempre un vento che non cambia niente
mentre cambia tutto sembra aria di tempesta.
Senti un po' che vento forse cambia niente
certo cambia tutto sembra aria bella fresca.

A parte che i tempi stringono e tu li vorresti allargare
e intanto si allarga la nebbia e avresti potuto vivere al mare.
Ed anche le stelle cadono alcune sia fuori che dentro
per un desiderio che esprimi te ne rimangono fuori altri cento.

Niente paura, niente paura
Niente paura, ci pensa la vita mi han detto così...
Niente paura, niente paura
niente paura, si vede la luna perfino da qui.

Niente paura, niente paura.

   0 commenti     di: Luciano Ligabue


Camera con vista sul deserto

Le scarpe nel deserto
pesan sempre un po' di piu'
di sabbia, terra e polvere
che non si staccan piu'.
Un fiore ogni tre vite
ed un fiore che, poi,
sarà robusto ed alto,
si, ma profumato mai.
Le bestie nel deserto
hanno cuori lenti che,
che segnano la danza
per le nuvole.
Il sangue resta freddo
purchè il sole resti lì,
ma due o tre piogge servono
per occhi umidi.
A meno che
faccia un poco d'ombra tu.
A meno che
il sole non mi accechi piu'.
A meno che butti via le bussole,
bruci le mie bussole.
Il cielo sul deserto
chiama acqua pure lui:
snobbato dagli angeli,
volato da avvoltoi
e torbido di spiriti
che spesso giocano,
in sella al vento fischiano
e poi ululano.
A meno che
faccia un poco d'ombra tu.
A meno che
il sole non mi accechi piu'.
A meno che butti via le bussole,
bruci le mie bussole.

   2 commenti     di: Luciano Ligabue


Cosa non mettere in valigia

Hai fatto così tanta strada
per arrivare fino qui.
Ti è toccato partire bambina.
La piccola valigia di cartone
ci tenevi i rossetti finti
il fracasso dell'erba che cresce
le confidenze del rivolo
l'incisione fucsia delle azalee
ci tenevi
un astuccio di gemme
e la chiave del cespuglio.
Gli occhi hanno preso
il colore del cielo
a forza di guardarlo.
Per una bambina che sapessse
già camminare
la radura era il più sicuro dei box
ma anche il più insidioso.
Poteva dirti all'orecchio
di tenere per te
parole come
si può fare a meno degli uomini.

Non si capisce bene perchè il tempo
avrebbe dovuto fare sconti
propio a te
e la valigia si è appesantita
delle scarpette da ballerina
imbrattate di pece
promessa sbugiardata
nel tempo di una rosa.
Poi qualche uomo
a provato a prenderti...
gli hai detto che non è il caso.
Ti ha presa lo stesso
non ti sei fatta prendere
lo stesso
il suo problema
non era affatto tuo
certo che anche questo è finito
in valigia
come poteva essere altrimenti?

La radura schiacciata dal condominio
in case finestre
sempre più chiuse.
Il peso della valigia
ti allungava le braccia
formate ma non finite.
Hai provato a provare
l'anima che non testava accordata.
Hai detto perchè no
a uomini che facevano a meno
della tua parte di spasso.
Le braccia reggevano meglio
la valigia più pesante.
Sei andata nelle città.

Hai capito
che il tuo posto non era nei posti
era dove dicevi ecco
mentre di casa non ce la facevi a dire
per esempio
il corpo rispondeva preciso
l'anima non si lasciava nemmeno
fare domande.
Hai tenuto la mano
di chi non ce la faceva a non morire
hai cambiato la fiducia
a chi voleva guarire da solo
hai passato informazioni
senza lesinare sulla voce
senza risparmiare le mani.
La strada non finiva
la tua schiena ballava dritta
anche con le scarpe
chiuse nella valigia.

Hai fatto fatica a parlare davvero
non potevano credere
e allora hai parlato

[continua a leggere...]

   4 commenti     di: Luciano Ligabue


Lettera a G

Se ti scrivo solo adesso un motivo ci sarà,
non è mica San Lorenzo
non ci sono stelle matte
su 'sta piccola città.
Non ci sono desideri da non dire come tempo fa.
Il destino ha la sua puntualità.

Hai lottato come un uomo con la brutta compagnia,
che non eri mica stanco,
che nessuno mai è pronto quando c'è da andare via.
Hai pregato bestemmiando per la rabbia per tutta l'agonia
per le scelte che stava facendo Dio.

Non ci sono più i petardi
e nemmeno il diario vitt
le bambine occhiate in chiesa sono tutte quante spose
sono tutte via da qui.
Non si affaccia più tua madre alla finestra a urlare "tòt a cà"...
non c'è neanche più la tua curiosità.

Dove sono le ragazze che sceglievano fra noi?
E dov'è la nave scuola che hai confuso con l'amore
e forse lo era più che mai.
Non c'è più la pallavolo e i tuoi attrezzi,
non c'è più l'hi-fi...
non ci sono più tutti quanti i tuoi guai.

Quando hai solo diciott'anni quante cose che non sai.
Quando hai solo diciott'anni forse invece sai già tutto
non dovresti crescer mai.

Se ti scrivo solo adesso è che sono io così,
è che arrivo spesso tardi
quando sono già ricordi che hanno preso casa qui.
Non è vero ciò che ho detto: qua c'è tutto a dire che ci sei...
fai buon viaggio e poi... poi riposa se puoi.

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La porta dei sogni

E mi attacco alle stelle che altrimenti si cade
e poi alzo il volume di questo silenzio che fa stare bene
e mi sa che sei quella che fa luce pian piano
chissà come ci vedi e chissà come ridi di quello che siamo.
E mi attacco alla buccia di questa notte
e salto, salto ma rimango giù.
La porta dei sogni,
la porta dei sogni,
la porta dei sogni chiudila tu.
E mi attacco alle stelle, tiro un po' a indovinare
mi predico un presente in cui non c'è niente se non respirare
e se proprio sei quella fatti almeno guardare
non sai quanto ci manchi non tornano i conti a doverti trovare.
E mi attacco alla luce di questa notte
e salto, salto ma rimango giù.
La porta dei sogni,
la porta dei sogni,
la porta dei sogni chiudila tu.

   3 commenti     di: Luciano Ligabue




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