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Cara maestra

Cara maestra,
un giorno m'insegnavi
che a questo mondo noi
noi siamo tutti uguali.
Ma quando entrava in classe il direttore
tu ci facevi alzare tutti in piedi,
e quando entrava in classe il bidello
ci permettevi di restar seduti.

Mio buon curato,
dicevi che la chiesa
è la casa dei poveri,
della povera gente.
Però hai rivestito la tua chiesa
di tende d'oro e marmi colorati:
come può adesso un povero che entra
sentirsi come fosse a casa sua?

Egregio sindaco,
m' hanno detto che un giorno
tu gridavi alla gente
"vincere o morire".
Ora vorrei sapere come mai
vinto non hai, eppure non sei morto,
e al posto tuo è morta tanta gente
che non voleva né vincere né morire?

 


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6 commenti    

6 commenti:

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  • Giacomo Scimonelli il 02/04/2011 06:27
    una chiusa che parla da sola...
  • il 20/02/2011 02:15
    Un'amara riflessione delle contraddizioni umane!
  • il 08/10/2010 19:04
    Ironico al punto giusto... apprezzabile...
  • Giacomo Scimonelli il 24/09/2010 02:53
    stupenda... un poeta moderno...
  • ALDO FERRINI il 08/08/2010 20:42
    Un inno contro l'ipocrisia. Questa canzone, forse meglio di tante altre, spiega chi era Tenco e perchè ha fatto quella fine. Un vero peccato privarci di un poeta e di un uomo così !
  • il 21/06/2010 11:19
    Quanta durezza in questa protesta, quanta verità in questa realtà!