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Il ramo rubato

Nella notte entreremo
a rubare
un ramo fiorito.

Passeremo il muro,
nelle tenebre del giardino altrui,
due ombre nell'ombra.

Ancora non se n'é andato l'inverno,
e il melo appare
trasformato d'improvviso
in cascata di stelle odorose.

Nella notte entreremo
fino al suo tremulo firmamento,
e le tue piccole mani e le mie
ruberanno le stelle.

E cautamente
nella nostra casa,
nella notte e nell'ombra,
entrerà con i tuoi passi
il silenzioso passo del profumo
e con i piedi stellati
il corpo chiaro della Primavera.

 


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4 commenti    

4 commenti:

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  • francesco cannas il 11/12/2015 03:10
    bella poesia con una descrizione e rappresentazione magica di come si vorrebbe la notte
  • il 07/02/2012 20:07
    ... il commento di Salvatore Maurici!
  • il 07/02/2012 20:05
    Non so se preferire la poesia o... il commento si Salvatore! Parlo seriamente.
  • salvatore maurici il 07/02/2012 19:06
    La notte, il suo mistero, il desiderio forte, irrefrenabile di viverla in maniera completa, intensa. In questa poesia Neruda vuole squarciare le ombre che avvolgono i nostri gesti per dargli colore, luce. È vero che alcune emozioni notturne non potranno mai essere percepiti con uguale fragranza. Un gelsomino fiorito sprigiona tutta l'intensità solo nella complicità della notte e solo in quelle ore è palpabile la magia e la complicità di quel profumo.