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Poesie di Pacifico

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Stringimi le mani

Dentro era buio
neanche uno spiffero un taglio di luce
una lampada spenta oscillava da sola in cantina
e le gambe bellissime e forti tremavano
e niente sembrava più come prima
pensa se fosse possibile alzarsi e volare lontano da qui
pensa se fosse così..
stringimi le mani fuori batte il vento
vieni alla finestra che stanotte cambia il tempo
stringi le mie mani non aver paura
lascia indietro il fondo dove l'acqua è fredda e scura
e ti apriirò il mio cuore come una casa al mare
se tu vorrai restare
dentro era buio e la solitudine prende alla schiena
e ti inzuppa alle ossa una fredda foschia
e gli occhi i tuoi occhi amarissimi asciutti pregavano
lasciami solo un minuto vai via
pensa potessimo nascere ancora pensa se fosse così
l'aria è freschissima fuori di qui
stringimi le mani
fuori passa il vento
vivi ogni minuto come fosse tutto il tempo
stringi le mie mani non aver paura
per poter volare basta un soffio d'aria pura
spalancherò il mio cuore che sia amicizia o amore
ti potrai abbandonare
stringo le tue mani tra le mie
ti aspetto nel mio cuore
che adesso fuori piove
e si può respirare

   1 commenti     di: Pacifico


Verrà l'estate

Verrà l'estate
sarà nel vento
nel fiato caldo dietro le persiane
nelle campagne gialle consumate
nelle strade vuote

Verrà l'estate
senza avvisare
Un treno lento che costeggia il mare
Sul marciapiede vuoto alla stazione
ti farai trovare

Sempre ti aspetto
Apro per te ogni finestra
respiro e l'aria e' fresca

Salterà i muri,
le cancellate
Starà nei pozzi, in fondo ai corridoi
E verrà a prenderti, a portarti fuori

Sempre ti aspetto
salvami stanco e infelice
Nell'aria la tua luce

   1 commenti     di: Pacifico


Sei nell'anima

Sei nell'anima
E lì ti lascio per sempre
Sospeso
Immobile
Fermo immagine
Un segno che non passa mai

Vado punto e a capo vedrai
Quel che resta indietro
Non è tutto falso e inutile
Capirai
Lascio andare i giorni
Tra certezze e sbagli
È una strada stretta stretta
Fino a te

Quanta tenerezza
Non fa più paura

Sei nell'anima
E lì ti lascio per sempre
Sei in ogni parte di me
Ti sento scendere
Fra respiro e battito

Sei nell'anima

Sei nell'anima
In questo spazio indifeso
Inizia
Tutto con te
Non ci serve un perchè
Siamo carne e fiato

Goccia a goccia, fianco a fianco

   6 commenti     di: Pacifico


Dentro ogni casa

Batte e scende
Mezzanotte è fuori
di ombre
di onde
di luci a mezz'aria
di ricordi e di nostalgia
Malattia che si attende
che riaccende
che si prende e che non va pi? via

Com'è nera
la strada che porta al mattino
Miniera
Bufera
di fanali
tangenziali
Stringo le mani
sul mio fiato
Un colpo di tosse spezzato,
un ringhio nel petto
Nei cortili maglioni capovolti in fila,
le braccie lunghe a gocciolare

Dentro ogni casa passare

Quante piccole cose
quanti oggetto dimentico
quante scarpe spaiate
Le matite spuntate,
il bottone di un abito
... cose mai ritrovate

Sopra i tetti
milioni di pensieri in volo:
colombe lasciate andare

Dentro ogni casa passare

   4 commenti     di: Pacifico


Dal giardino tropicale

Le barche sulla sabbia sparse alla rinfusa,
spogliate e capovolte al sole,
sul fianco il nome di una donna caro al pescatore,
legno a scarti, a schegge e a miniature,
e i pali con l'acqua alla vita,
nodi, chiodi e ammaccature,

E la ruggine ustiona le ancore e i pontili,
sceglie il ferro come compagnia,
scioglie il ferro e un po' ne porta via...

Scrivo da questa spiaggia appena uscita dal mare,
finalmente un cielo in testa in cui guardare,
e dovunque mi giri stelle,
forse una di quelle,
si fa cercare, si fa indicare da te.

Un cane attraversa la strada,
costole in vista e bruciature,
passa senza guardare,
gli alberi al mio passaggio a sventagliare,
e la giostra, draghi e mostri marini,
sotto un pelo di plastica grigia,
bisbigliano come bambini tra le lenzuola,

E la ruggine gratta le ancore e i pontili,
sceglie il ferro come compagnia,
scioglie il ferro e un po' ne porta via,
spoglia il ferro...

Scrivo da questa spiaggia appena uscita dal mare,
finalmente un cielo in testa in cui guardare,
e dovunque mi giri stelle,
forse una di quelle,
si fa cercare, si fa indicare da te.

Chiamo da questa spiaggia appena uscita dal buio,
finalmente un cielo in testa in cui cadere,
e dovunque mi volti stelle, forse una di quelle,
ti sta a guardare, perpendicolare a te.

Scrivo da questa spiaggia appena uscita dal mare,
finalmente un cielo in testa in cui guardare,
e dovunque mi giri stelle,
forse una di quelle,
si fa cercare, si fa indicare da te.

Chiamo da questa spiaggia annerita dal buio,
e finalmente un cielo in testa in cui cadere,
e dovunque mi volti stelle, forse una di quelle,
ti sta a guardare, perpendicolare a te!

   1 commenti     di: Pacifico




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