Sei nell'anima
E lì ti lascio per sempre
Sospeso
Immobile
Fermo immagine
Un segno che non passa mai
Vado punto e a capo vedrai
Quel che resta indietro
Non è tutto falso e inutile
Capirai
Lascio andare i giorni
Tra certezze e sbagli
È una strada stretta stretta
Fino a te
Quanta tenerezza
Non fa più paura
Sei nell'anima
E lì ti lascio per sempre
Sei in ogni parte di me
Ti sento scendere
Fra respiro e battito
Sei nell'anima
Sei nell'anima
In questo spazio indifeso
Inizia
Tutto con te
Non ci serve un perchè
Siamo carne e fiato
Goccia a goccia, fianco a fianco
Gli occhi bruciano
Niente vedono,
Solo quello che c'è
Sogni, lacrime
Specchi, pozze limpide
Sai,
Trema in bilico
Tutto quello che c'è
Cambierà
Questa notte è per te
Tra le dita
solo tu passerai
Cambierà, verrà
un fulmine
e accenderà
Aria e vento
E si vedrà,
Schiarir
intorno a te
Tempo sbriciola
Giorni, sorsi piccoli
Vai, solo un passo e avrai
tutto quello che c'è
Cambierà
Ogni stanza è per te
dalle dita
negli angoli scenderai
Cambierà
Schiena dritta
contro il vento
E si vedrà,
Spioverà
intorno a te
Le barche sulla sabbia sparse alla rinfusa,
spogliate e capovolte al sole,
sul fianco il nome di una donna caro al pescatore,
legno a scarti, a schegge e a miniature,
e i pali con l'acqua alla vita,
nodi, chiodi e ammaccature,
E la ruggine ustiona le ancore e i pontili,
sceglie il ferro come compagnia,
scioglie il ferro e un po' ne porta via...
Scrivo da questa spiaggia appena uscita dal mare,
finalmente un cielo in testa in cui guardare,
e dovunque mi giri stelle,
forse una di quelle,
si fa cercare, si fa indicare da te.
Un cane attraversa la strada,
costole in vista e bruciature,
passa senza guardare,
gli alberi al mio passaggio a sventagliare,
e la giostra, draghi e mostri marini,
sotto un pelo di plastica grigia,
bisbigliano come bambini tra le lenzuola,
E la ruggine gratta le ancore e i pontili,
sceglie il ferro come compagnia,
scioglie il ferro e un po' ne porta via,
spoglia il ferro...
Scrivo da questa spiaggia appena uscita dal mare,
finalmente un cielo in testa in cui guardare,
e dovunque mi giri stelle,
forse una di quelle,
si fa cercare, si fa indicare da te.
Chiamo da questa spiaggia appena uscita dal buio,
finalmente un cielo in testa in cui cadere,
e dovunque mi volti stelle, forse una di quelle,
ti sta a guardare, perpendicolare a te.
Scrivo da questa spiaggia appena uscita dal mare,
finalmente un cielo in testa in cui guardare,
e dovunque mi giri stelle,
forse una di quelle,
si fa cercare, si fa indicare da te.
Chiamo da questa spiaggia annerita dal buio,
e finalmente un cielo in testa in cui cadere,
e dovunque mi volti stelle, forse una di quelle,
ti sta a guardare, perpendicolare a te!
Tu che sei parte di me
Le tue braccia lunghe
spalancate all'aria
Solo nel vento sei sempre felice
Butta via i ricordi, getta ogni cornice,
lascia spazio alle cose a venire
Fuori
c'è una notte intera
Puoi perderti..
Tu che sei parte di me
e lasci fuochi
piccole tracce
per riportarmi a casa
Tu che sei parte di me
Ultima luce,
ultima insegna accesa
E ogni nuova paura
alza il fumo negli occhi
e le parole cominciano male..
Ti riuscissi a dire,
riuscissi a spiegare
È solo pelle che inizi a cambiare
Fuori
C'è una vita intera,
vuoi perderti?
Tu che sei parte di me
e sciogli i fili,
le resistenze,
le mie mani chiuse
Tu che sei parte di me
e porti sogni
e mi fai sorprese
Tu che sei parte di me
Soli per la notte intera,
soli per la vita intera
Tu che sei parte di me
e sciogli i fili,
le resistenze,
le mie mani chiuse
Tu che sei parte di me
e porti sogni,
e mi fai sorridere
Fuori
una notte intera
Fuori
una vita intera
Giù
dove comincia tutto,
tra vecchie scatole e bicchieri rotti
Nei sottoscala, nelle condutture
tra macchie d'umido e screpolature
In fondo agli occhi, dietro la vetrata
lungo una strada ormai dimenticata
Per un passaggio, un vicolo segreto
fino all'inizio, un po' più dietro
Giù
dove si trova tutto
i tuoi singhiozzi, le sbucciature
i guanti fradici a scavar la neve
un solo soffio per le candele
E mi han trovato i tuoi capelli neri
seduto in cima a quella scalinata
in quell'istante in cui si cambia forma,
in quell'istante in cui ti sei voltata
E andare a fondo prima di capire
abbandonarsi e non risalire
Le braccia aperte senza un movimento
guardando in alto senza un lamento
E andare a fuoco prima di capire
Soffocare senza tossire
in una notte che non tira vento
Giù
dove comincia tutto...
Stanze vuote, cassetti aperti
Una valigia impolverata al buio
In fondo a un cesto di panni sporchi
Nell'incoscienza dei miei giorni felici
Nel tuo sorriso sparso in mille pezzi
Nelle parole che non vanno a dormire
E andare a fondo prima di capire
abbandonarsi e non risalire
Le braccia aperte senza un movimento
guardando in alto senza un lamento
E andare a fuoco prima di capire
Soffocare senza tossire
in questa notte che non gira il vento
Giù
dove sei sempre stato
prima di alzare intorno una montagna