username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Poesie di Paul Verlaine

Ti piace Paul Verlaine?  


Pagine: 123tutte

Le conchiglie

Ogni conchiglia incrostata
nella grotta ove ci amammo
ha una sua particolarità.

L'una ha la porpora della nostra anima
rapita al sangue del nostro cuore,
quando io brucio e tu divampi;

quell'altra ostenta i tuoi languori
e i tuoi pallori quando stanca
ti adiri contro i miei sguardi beffardi:

questa ricorda la grazia
del tuo orecchio, e quella
la tua nuca corta e grassa.

Ma una, fra tutte, mi ha turbato.

   0 commenti     di: Paul Verlaine


Parallelamente - Le amiche: IV - Primavera

Tenera, la giovane donna fulva,
eccitata da tanta innocenza,
sussurra alla bionda giovanetta
queste parole, piano, dolcemente:

"Linfa che sale e fiore che sboccia,
la tua infanzia è una pergola:
lascia vagare le mie dita nel muschio
dove brilla il bocciolo di rosa,

"Lasciami bere nell'erba chiara
le gocce di rugiada
che bagnano il tenero fiore,

"Affinché, mia cara, il piacere
illumini la tua candida fronte
come l'alba il timido azzurro"

   0 commenti     di: Paul Verlaine


Chanson d'automne

Les sanglots longs
des violons
de l’automne
blessent mon coeur
d’une longueur monotone.
Tout suffocant
et blème, quand
sonne l’heure,
je me souviens
des jours anciens
et je pleure,
et je m’en vais
au vent mauvais
qui m’emporte
deçà, delà,
pareil à la
feuille morte.

   2 commenti     di: Paul Verlaine


Il poeta e la musa

Camera, conservi ancora i loro spettri ridicoli,
piena di luce sporca e di rumori di ragni?
Camera, conservi ancora le loro forme disegnate
da quelle macchie sui muri, da quelle virgole?

Si pensi pure ciò che si vuole, non è così:
brava gente, voi non capite niente.
Vi dico che non si trattava di ciò che si pensò.

Solo tu, camera che fuggi in desolanti coni,
solo tu sai! ma certamente quante notti di nozze
avranno sverginato, da allora, le loro notti!

   0 commenti     di: Paul Verlaine


Il pianoforte

Suono allegro, importuno, d'un clavicembalo sonoro.
(Pétrus Borel)


Il pianoforte baciato da una fragile mano
vagamente riluce nella sera rosa e grigia,
mentre con un lievissimo frèmito d'ala
un'aria molto antica, flebile, incantevole,
si aggira discreta, quasi spaurita,
nel boudoir che conserva il Suo profumo.

Cos'è questa nenia improvvisa
che lenta dondola il mio povero essere?
Che vorresti da me, dolce Canto scherzoso?
Cos'hai voluto, ritornello fine ed incerto
che morirai ben presto alla finestra
semiaperta sul piccolo giardino?

   0 commenti     di: Paul Verlaine




Pagine: 123tutte