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La sera

Vien da lungi la Sera, camminando
per la pineta tacita, di neve.
Poi, contro tutte le finestre preme
le sue gelide guance; e, zitta, origlia.
Si fa silenzio, allora, in ogni casa.
Siedono i vecchi, meditando. I bimbi
non si attentano ancora ai loro giuochi.
Cade di mano alle fantesche il fuso.

La Sera ascolta, trepida, pei vetri;
tutti - all'interno - ascoltano la Sera.

 


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2 commenti    

2 commenti:

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  • Alessia Torres il 18/05/2011 17:27
    Descrittiva e significativa!
  • giovanni amore il 17/04/2010 14:17
    bella poesia che raffigura la sera