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S'ode ancora il mare

Già da più notti s'ode ancora il mare,
lieve, su e giù, lungo le sabbie lisce.
Eco d'una voce chiusa nella mente
che risale dal tempo; ed anche questo
lamento assiduo di gabbiani: forse
d'uccelli delle torri, che l'aprile
sospinge verso la pianura. Già
m'eri vicina tu con quella voce;
ed io vorrei che pure a te venisse,
ora, di me un'eco di memoria,
come quel buio murmure di mare.

 


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2 commenti    

2 commenti:

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  • Antonio Tanelli il 23/10/2015 17:16
    La trovo infinitamente meravigliosa.
  • maurizio zualdi il 14/04/2013 10:26
    È indubbio che Quasimodo ci ha regalato tante liriche meravigliose