Tacchi a spillo e minigonna
A scoprire il mondo vai
Convinta che il tuo corpo
Ha vinto sul tuo cuore
Indicandoti la via del male.
Corri sul lungomare a lavorare
A vendere il tuo acerbo corpo
Rivedendo il passato nei tuoi occhi
Dimenticato dal tuo orgoglio
Indiscusso arbitro della tua vita.
Addio giovane donna, addio.
Dopo un lungo peregrinare
onda su onda approdo
lungo sponde sicure: il tuo amore.
Celando ogni sorta di emozione
espongo il mio corpo al tuo sguardo
perennemente in cerca di piacere.
Estraniando i miei pensieri
nascono dalla profondità della mia anima
sinergie sconosciute al mio volere.
Innescando meccanismi impercettibili
esterno il mio immenso piacere.
Rinasco da questo immenso senti
Non riuscire a vedere rondini e rondoni
O sentire lo stridio acuto delle emozioni
Sostando in versi lunghi con rime strette
Tra parole lontane dal resto del cuore
Avrà come conseguenza un fatale dolore
Lascerà ogni cosa muta, non senza ricette
Già scritte da medici più o meno pietosi
In cui compaiano rimedi poco miracolosi
A curare con lievi detti sogni nebulosi
Infezione, orrido rigurgito,
Ostentazione regale d'imperio,
Rapace istinto, ossessione...
Pazzo colui che ama
Attraverso i tuoi occhi guardare
Turbinio di emozioni prevale
Riecheggiando ricordi andati
Introspezione di un mondo perduto
Zelante e al tempo stesso noioso
Iniziamo un nuovo percorso
Accanto l'uno all'altra incamminiamoci.
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Un acrostico è un componimento poetico in cui le lettere iniziali dei versi formano una parola o una frase - Definizione Wikipedia