Al giro prossimo che verrà
quando ti stringerò forte
e mio sarai
mi sfilerò le muffole del pudore
Dell'eccessivo riguardo.
Dell'inquietante timore
A prossimo giro m'apparterai
avrai le mie dita a dar segno d'impronta alla pelle
le mani impasteranno la tua carne dappertutto
imbrattate e madide di passione ed amore
Prepotente il desiderio
di possederti
scuote con violenza
la mia anima
Pulsione irrefrenabile
Urla la mia carne preda
di un demone che ottenebra
la mente
Grida di dolore
Sospira di piacere
Fluidi corporei
leniscono la sete
saziano la fame
L'amore infatti
come la conoscenza
è ancora un atto di
cannibalismo!
Ti bacio come può
Baciarti il sole.
M’accendo di te
Come il papavero sanguigno
Tra le bionde messi, cullato dal vento
Caldo di giugno.
Mi spezzi, mi incateni a te
Ti incateni a me
Con le tue braccia mi spingi mi stringi
E mi pigli come scintille legate alle ciglia
E come si va, e come si sta
Senza un perché
E senza te
Sulle tue origini, sulle tue mani
il mio orgasmo viola
I miei rimorsi presi alla gola
Sul tuo corpo giriamo
Su giri di "ti amo"
I miei rimpianti che
Un destino prende alla lettera
Edera vera de
Infuocato,
ruvido,
possente,
è il mio sangue pazzo
che brama le tue gambe nude,
il tuo viso bianco di mattino,
il sapore delle mele che porti sul tuo seno.
E sei leggera tu,
vaga,
viva,
disegnata dalla lingua di un poeta
che il cuore ha nella tormenta,
perché ti sogna nuda
sotto un tronco di ciliegio
che dai sfogo ad una sporca fantasia.
Mia,
non mia,
brilli mentre voli via,
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