Piango perché adesso
non ricordo più come si ride,
piango perché vedo
i tuoi occhi che mi guardano,
piango perché vorrei
sentire le tue mani sul mio viso,
piango perché conosco
le offese atroci della vita.
Ho percorso chilometri di angosce
e valicato migliaia
di montagne d'ansietà,
ho creduto di trovare
in ogni donna che ho incontrato
il surrogato del senso di felicità.
Intingerò il pennello nel colore rosso porpora
unirò le linee dei tuoi nei
ne farò un quadro da ammirare
nelle notti in cui il buio mi avvolgerà.
Cospargerò il tuo corpo con petali di rosa
ricoprirò le tue sinuose forme
lasciando intravedere gli induriti capezzoli
per il freddo di una stanza vuota e cupa.
Sfiorerò le labbra sulle tue carnosità
assaporerò le tue dolci parole
Questa notte ti ho sognato
Eri bella
Eri facile
Il tuo sorriso
Eclissava il sole
Mi hai ferito
Mi hai ripreso
Mi hai amato
E poi tradito
Ma ricorda
Eri solo un sogno
Mi sono svegliato
Sentivo la tua presenza
Capivo che non potevo salvarmi
Le tue unghie sul mio corpo
Il tuo morso sulla pelle
I tuoi capelli attorno al collo
Le tue mani nel mio cuore
Nel vortice dell
Un soffio.
Un ricordo.
Il peso dell'anima.
Addormentarsi.
E sperare,
forse sognare.
Il crepuscolo.
Perdersi,
forse piangere,
forse ridere,
forse rabbia.
Un pugno al cuore.
Il desiderio.
Il sogno.
Ricorrenza.
Quanto tempo?
Non ricordo.
Pensare.
Forse scommettere.
Forse rassegnarsi.
Forse perdersi.
Le mie mani.
Un dubbio.
La paura.
Un'idea.
Dove sei?
Dove sarai?
Uno stra
E rimarranno sogni.
Com'io a mirar distratto
verdi foglie d'arancio,
ascoltando gli uccelli
e il vento parlare,
e il triste ricordo
che non ha consolazione.
Il canto di primavera ormai
s'è svegliato e rimango
a guardarlo,
rapito da nuovi profumi,
ma pur sempre schiavo
di secche intenzioni.
E guardarti si persa
in un vuoto di vetro,
riflesso d'un mondo
distratto e lo
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