Passeggio da solo nella natura immota,
tra caduche foglie e secchi ramoscelli
a ricordare l’estate ormai lontana.
Pensieri che vengono dal nulla,
riempiono il vuoto del silenzio;
odori conosciuti colmano l’olfatto,
rimembranti di episodi già vissuti.
Io sono fermo, ma mi muovo
cercando di rincorrere il passato,
troppo veloce da essere raggiunto.
È autunno
il cielo scaglia
le sue lacrime di cristallo
sul volto
solchi nella pelle
che segnano il passaggio
come l'aratro nella terra
prima di tornare zolla.
È autunno
profumato d'inverno
che bussa alla porta
con promesse di gelo
e pupazzi di neve
mani vuote di raccolto
e ancora nuovi semi.
È autunno
in questo timido bagliore
che mi conforta
appena sussurrato
eppur
E lo vento
tra li castagni
co' li sui frutti
già maturi
frusciando
porta freddo.
Perché ritorni
con quell'aria sbiadita e malinconica
a spazzare i miei ultimi pensieri estivi?
Sul ramo la timida mela
nasconde il pudore
nelle sue rosse gote,
e foglie danzanti sulle note
di una musica arcana
scendono al buio.
Nell'aria umida
il profumo della quercia
avvolge i miei ricordi...
È sempre così difficile,
e pur mi arrendo
ogni volta che bussi alla mia porta.
E
ogni anno
la seconda domenica
di settembre
mi reco a salutar
le rondini in partenza.
Al primo baglior
dell'alba
raggiungo il prato
dov'è delle mie amiche
il raduno.
A centinaia
adagiate sull'erba
una accanto all'altra
sembran monachine
intente alla preghiera.
Ogni tanto qualcuna
s'invola
e sfreccia in cielo
di qua, di là
di su, di giù
come a salutar
quei luo
Questa sezione contiene poesie e pensieri sull'autunno, la caduta delle foglie, la stagione della vendemmia e delle castagne