Nel tardo volger della sera,
dal dolce venticel di primavera
le membra ed il pensier accarezzar si fanno;
e d'improvviso tutto biancor m'appare,
la vita terrena soave,
nessuna pena si grave,
d'esser lasciata a tragico destino.
Il mondo meraviglia
ed io divertito e d'ironia pervaso
accetto del viso il pianto ed il sorriso.
Ti osservo e mi accorgo
che non sei più una bambina
ma sei diventata una bellissima donna.
I tuoi occhi marroni
esprimono la gioia dei tuoi ventun anni,
ti muovi sinuosa e sicura
come una farfalla,
il suono melodioso
della tua voce infonde tanta serenità.
Per te io sono la tua "vecchia"
ma tu per me sei la mia vita.
Scendi lieve
come da collina
albeggiante di verde.
Chiara e lucente
essenza di purezza
d'inestimabile valore.
Lacrima dolcissima
sapor di miele
a bagnare labbra.
Sarà la gioia
o l'amore
innato ardore.
L'ho sentita
cadere di nascosto
... Come goccia.
Sei infelice perchè non sai di essere felice.
Sei felice con le dita.
Quando suoni il piano le tue dita sono ballerini
che danzano su sentieri bianchi e neri
e dai lamenti del vento traggono melodie.
Sei felice con gli occhi.
Quando guardi il mare all'alba gli occhi sono aironi
che volano sul sole finchè le candide piume
avvampano nel fuoco di tale bellezza.
Sei felice con l'udito.
Arriverò nuda
danzando al tuo cospetto
mi donerai un vestito
fatto d'amore puro
perché ti amo
scarpe di gioia
perché lei mi porta da te
giochi di pace
per volare felici
giocherò con te stanotte
e lascerò indietro
tutte le mie ombre
per donarmi completamente
... a te
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