C’è chi corre con il cane,
c’è chi corre per il cane,
c’è che il cane corre all’uomo,
c’è chi corre nel frastuono,
c’è chi corre in bicicletta, ed il cane non lo metta,
se non ne puoi fare a meno dai almeno al cane un freno;
c’è chi corre senza il cane, ma che cazzo corre a fare!?
Il trenino della rima / parte sempre un poco prima
lascia a piedi i criminali / che arrivano puntuali
e non carica in stazione / il bagaglio del birbone
il trenino immaginario / spande note sul binario.
Sul trenino corridore / è salito il dottore,
un bambino molto ingordo / ha mangiato troppo lardo,
il dottore è arrabbiato / “questo bimbo è ammalato,
troppo cibo, troppa pappa / qui
È finito lo sconquasso
ho deciso, vado a spasso.
Dopo tutta quella furia
giace languida l'anguria.
Il fiume in piena l'ha portata
per far sì che sia mangiata.
È finita la tempesta
e bisogna fare festa!
Me la mangio volentieri
mentre osservo i corvi neri.
Hanno fame e in comitiva
cercan cibo sulla riva.
Mi ritengo fortunato...
sto godendo del creato!
Dimmi vento spensierato
In quali posti hai viaggiato
Quali profumi hai sentito
Quante nuvole hai rapito.
Sei composto di niente
Ma ti sento ugualmente
Forse paradosso della vita
Sempre amata e mai capita.
Che fugge veloce e tutto d’un fiato
Se la rincorri sembra tempo sprecato
Perché il vento arriva improvviso
Passa tra i capelli e ti sfiora il viso
E poi fugge in mezzo
Di star col naso in su
la mia matita è stanca
salta a testa in giù
su foglio a carta bianca
Incerto ancora il tratto
non sa che cosa fare
segue la via d'un matto
e prende a disegnare
Il cielo verde cupo
il prato rosso acceso
ci vola un giallo lupo
il sole a terra steso
Ringrazia poi i pastelli
che l'hanno aiutata
e senza dei pennelli
la scena è colorata
Osserva compiaciu
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